A cura di Enza Perna

«Pasta, amore e fantasia. Qual è il senso di queste tre parole che precedono il titolo del libro “Le origini della famiglia De Laurentiis”?». E’ la domanda che uno studente del Liceo “de Chirico” di Torre Annunziata ha rivolto all’autore del libro, il prof. Salvatore Cardone, alla fine dell’incontro promosso per la presentazione del suo lavoro editoriale.

«Le tre parole hanno tutte un preciso significato - ha risposto Cardone -. “Pasta” perché il personaggio centrale della nostra storia, Rosario Marco Aurelio De Laurentiis, di Torella dei Lombardi in provincia di Avellino, congedatosi da brigadiere della Real Guardia di Finanza, intraprende l’attività di “negoziante di pasta” a Torre Annunziata, paese della moglie Giuseppa Salvatore. “Amore”, perché trai due coniugi questo sentimento li accompagnerà per tutta la vita (festeggeranno infatti, nel 1964, i 50 anni di matrimonio). “Fantasia”, perché la vita di Marco Aurelio è stata caratterizzata da una grande creatività: prima finanziere, poi pastaio e infine, quando si trasferisce a Roma, fotografo.

Ma torniamo alla presentazione del libro. Nell’aula magna del Liceo “de Chirico”, oltre all’autore, erano presenti il preside Felicio Izzo; l’avvocato Nicolas Balzano, figlio di Rosa De Laurentiis, una dei figli di Marco Aurelio e Giuseppa; il sindaco Vincenzo Ascione; la prof. Clelia Di Palma; il direttore di TorreSette, Giuseppe Chervino.

Il libro ripercorre le origini della famiglia De Laurentiis, con notizie inedite e documenti originali mai riportati alla luce. Ma anche filmati e foto estremamente interessanti che sono stati proiettati durante la serata. Un anno di intense ricerche negli archivi storici di diversi Comuni, chiese, musei e istituti scolastici. Un buon lavoro, ricco di particolari inediti sconosciuti agli stessi discendenti di Rosario Marco Aurelio, genitori di ben sette figli (Celestina, Luigi, Agostino - detto Dino -, Rosa, Alfredo, Raffaela, Anna).

Nicolas Balzano, nipote di Marco Aurelio, nel suo passionale intervento, con una memoria e una dialettica a dir poco sorprendente, ha ripercorso le tappe della dinastia De Laurentiis, partendo dal bisnonno per arrivare ai giorni nostri, con l’unica zia ancora in vita, Raffaela di 89 anni, che vive a Milano. Ma non è mancata una vena polemica nei confronti di chi ha amministrato Torre Annunziata negli ultimi 40 anni.

«Avevamo una città bellissima, ricca, laboriosa e importante, con il secondo porto della Campania - ha affermato -, e abbiamo dilapidato negli anni questo nostro patrimonio. Mi rivolgo a lei sindaco, faccia qualcosa, si impegni affinché Torre Annunziata possa ritornare ai fasti di un tempo».

«Il suo desiderio è anche il mio - ha risposto il primo cittadino -. I segnali di una incipiente ripresa già ci sono, ma non bastano. Lavoreremo tutti affinché il suo accorato appello possa trovare, in un tempo relativamente breve, pieno riscontro».

Il giornalista di TorreSette Domenico Salvatore, stretto collaboratore del prof. Cardone, ha proiettato su un display immagini e filmati d’epoca, nel mentre l’autore del libro ne dava una breve descrizione.

Nell’aula magna presenti, tra gli altri, un tenente della Guardia di finanza in rappresentanza delle Fiamme Gialle (di cui aveva fatto parte Marco Aurelio); Carmine Martino, collezionista di etichette (sue quelle del pastificio Aurelio De Laurentiis pubblicate nel libro); Pio Pugliese, il grafico che ha trasformato le foto in bianco e nero in quelle a colori.

Il ricavato dalla vendita del libro costituirà l’importo di un premio da destinare all’elaborato, realizzato dagli studenti del Liceo “de Chirico”, sulla famiglia De Laurentiis. I lavori faranno parte di una mostra che si terrà nel mese di giugno.

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