A cura della Redazione

Quando la fede è fede in qualcosa di unico eterno ed universale, quando non contano più i nomi, le definizioni e il voler “incasellare” tutto, ma conta soltanto la volontà di vivere nel modo più pieno il rapporto e il contatto con il metafisico e il divino, non esistono confini alla forza e alla validità della preghiera. Ed è secondo questi principi che le ispirate parole di un capo Sioux, dirette al “Grande Spirito”, sono finite fra le bellissime preghiere che le arciconfraternite di Torre Annunziata hanno impresso all’interno di un piccolo ma prezioso calendario distribuito a confratelli e fedeli oplontini e che ora, anche grazie a questa sua particolarità, “rischia” di diventare un “must” da avere a ogni costo.

L’iniziativa delle congreghe dei SS. Agostino e Monica e del SS. Sacramento ha visto Don Pasquale Paduano, padre spirituale delle associazioni torresi, curare una piccola antologia di preghiere poi impresse sulle pagine del calendarietto 2018 che può fungere anche da segnalibro. Una preghiera al mese. Fra queste alcune di Madre Teresa di Calcutta, antiche iscrizioni ritrovate in edifici cristiani di culto come il Duomo di Lubecca, preghiere attribuite a San Francesco, citazioni di San Tommaso Moro.

E poi lui: Chief Yellow Lark. Allodola Gialla, capo di una delle tribù degli indiani Sioux dell’etnìa Lakota. Parole semplici ma profondissime, indirizzate a Wakan Tanka, il “Grande Spirito”, quello che nel vecchio continente tutti identificano banalmente come “Manitou” (una semplificazione fin troppo spiccia in realtà…), e tradotte dalla lingua Lakota nel 1887. Così, la preghiera scelta da Don Pasquale Paduano per il mese di giugno 2018 recita con grande e intensa semplicità:

“O Grande Spirito, la cui voce sento nei venti e il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami. Vengo davanti a Te, uno dei tuoi tanti figli. nSono piccolo e debole. Ho bisogno della tua forza e della tua saggezza. Lasciami camminare tra le cose belle e fa’ che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro. Fa’ che le mie mani rispettino ciò che Tu hai creato e le mie orecchie siano acute nell’udire la Tua voce. Fammi saggio, così che io conosca le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia. Cerco forza, non per essere superiore ai miei fratelli, ma per essere abile a combattere il mio più grande nemico: me stesso. Fa’ che io sia sempre pronto a venire da Te, con mani pulite ed occhi diritti, così che quando la vita svanisce, come la luce al tramonto, il mio spirito possa venire a te senza vergogna”.

Un esempio fortissimo di come i principi basilari dell’etica, della morale, della fede, del sentimento puro e positivo, possano travalicare i confini di ogni cultura, filosofia, e “credo”.

«Siamo entusiasti della selezione di pensieri e preghiere operata da Don Pasquale - commenta Alfredo Cutrupi, fratello superiore dell’arciconfraternita dei SS. Agostino e Monica, e già fratello superiore dell’arciconfraternita del SS. Sacramento - e riteniamo che possano essere di immensa ispirazione per chiunque. La scelta coraggiosa di includere fra citazioni e orazioni di alcuni grandi della fede cattolica anche la preghiera di Capo Allodola Gialla ci sembra di grande importanza per spingere a una riflessione profonda sul significato e la potenza della fede vera e pura. Speriamo che la lettura delle preghiere dell’intero calendario - conclude Cutrupi - sia di aiuto e possa illuminare chiunque potrà beneficiarne».

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