A cura della Redazione

NOTTE DI SAN LORENZO

SALVINI: “Pugno duro con le Perseidi. In attesa di verificarne provenienza ed intenzioni, quest’anno, gli spazi aerei della Nazione resteranno chiusi alle stelle cadenti. Stiamo predisponendo una struttura di filtraggio ed eventuale smistamento/prima accoglienza per continuare a vederle, ma dal prossimo anno".

ANSA: “Si allungano le code, in uscita, ai valichi di Ventimiglia, Iselle e Brennero!"

SALVINI: “I soliti disfattisti, nostalgici, romantici rosiconi di sinistra!”

ANSA: “Nel canale di Sicilia uno straordinario movimento di imbarcazioni - un vero D-day - ma in direzione opposta a quella dei migranti”

SALVINI: “Ho notizie di nigeriani che sono saltati su nostre imbarcazioni pur di godersi lo spettacolo. In un’azione di sistema, come vedete, le nostre misure cominciano a dare frutti evidenti".

Levata di scudi da parte della comunità mondiale degli astrofisici. Unica concessione al direttore dell’Osservatorio partenopeo di Capodimonte, Jommero Tarlatu, di padre lettone e madre della Sanità, che è riuscito ad ottenere un cono umanitario d’osservazione, adducendo come pretesto il pericolo (all’illustre scienziato non è venuta una cazzata migliore) di una perdita della caratteristica lucentezza nelle omonime porcellane napoletane.

SALVINI: ”Mi sembrava legittimo preservare un’eccellenza italiana, tanto più del nostro amato Sud abitato da un popolo da sempre abituato a levare, piamente, lo sguardo al firmamento in attesa di regali in discensione. Ma le cose stanno cambiando. Pensate che ospite del direttore Tarlatu, in un fraterno gemellaggio, ci sarà il gruppo di prefiche brianzole di Lomazzo, SAMENT (Soccorso Astri Morenti E Nuvole Transitanti) col brano “Pöra Stela!”.

NON SI FA ATTENDERE LA REPLICA PENTASTELLATA

“La notte di San Lorenzo è la nostra madre putativa... e biologica”, arriva ad annunciare Grillo prima che un provvidenziale ricovero gli impedisca di giustificare l’assunto.

La sirena dell’ambulanza suona un equilibrato medley tra “Star dust” di Hoagy Carmichael e “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti. Il resto è silenzio.

DI MAIO (da “poni gli ano"... e aspettati di tutto): ”Certo, non alla condizione di cadenti quanto alla categoria di “stelle” si riferiva il nostro storico leader. Anzi, a conferma che non siamo superstiziosi, ma da veri innovatori e autentici rivoluzionari crediamo negli algoritmi, bandiamo un concorso dal titolo “Un, due, tre stella! Quattro e cinque… pure!". Chiunque nella notte tra il 9 e il 10 agosto, sfidando anche la chiusura dei cieli, o all’estero, o perché colpito, più o meno consapevolmente, all’alluce da un corpo contundente o alle gonadi -maschili o femminili è ininfluente - arrivi a contare almeno 5 stelle con scia cadente, vincerà un viaggio straordinario. Unica condizione essere cittadine o cittadini italiani. Farà fede l’autodichiarazione personale".

Secondo alcune indiscrezioni era prevista un’altra categoria di partecipanti nelle figure degli incauti utiizzatori del glorioso profilattico “5 stelle”, il più economico dell’epoca. Ma pare che, verificato il gran numero di figli di coglioni - stricto sensu - non ostacolati meccanicamente per un uso improprio del condom, tra i dirigenti e quadri di partito, i vertici - qualcuno nei lineamenti di lattice tradiva la dolorosa e inconfessabile verità - abbiano deciso di escluderla per evitare la strumentale accusa di favoritismi.

In commissione, il senatore Caucciù, eletto dagli italiani all’estero, per protesta si è dimesso.

Secondo altre indiscrezioni, il premio consisterebbe in un viaggio al di là dell’orbita terrestre, col preciso intento di intercettare intonse balle spaziali, nella prospettiva che, a breve, visto l’insostenibile abuso che se ne sta facendo sul nostro pianeta, si esauriranno le scorte.    

Prof. Felicio Izzo

dirigente scolastico Liceo de Chirico Torre Annunziata