A cura della Redazione

La cultura contro la paura del coronavirus. Stasera, venerdì 28 febbraio, al Politeama di Torre Annunziata, quinto spettacolo in rassegna con Peppe Barra e Patrizio Trampetti in "I cavalli di monsignor Perrelli". 

La decisione di riproporre questo spettacolo nasce dal desiderio di Peppe Barra e Lamberto Lambertini, dopo troppi anni di separazione, di lavorare nuovamente insieme. La scelta cade sull’antico Monsignore, perché questo giocoso, surreale, originale atto unico è un’incredibile materia prima, ancora aperta per una rinnovata messa in scena.

Si dice che re Ferdinando IV di Borbone e la sua dolce consorte, la regina Carolina, attendessero con ansia tutte le mattine le visite di un ospite particolarmente gradito, per cominciare la giornata con qualche sana risata...

Fu così che nacque la leggenda di Monsignor Perrelli.

Monsignore non è il classico burbero, è un bambino invecchiato che ripete i suoi gesti, i suoi suoni, le sue parole come un vecchio carillon al quale, pur scordato, ci si è affezionati. Meneca sua rassegnata perpetua, interpretata da Peppe Barra travestito da donna, si sfoga, a tu per tu con il pubblico in sala, con irresistibili monologhi. Ma, come accade in ogni coppia che si rispetti, continuerà ad accudirlo con le sue amorose attenzioni, tenendolo al laccio con la sua arte culinaria di schietta tradizione campana.

Tra contrappunti e intermezzi canori accompagnati da un trio di musici virtuosi, un irriverente Peppe Barra si esibisce in una magistrale prova d'attore, trascinando il pubblico in una risata condivisa.

Scherzo in musica in due tempi di Peppe Barra  e Lamberto Lambertini; con Peppe Barra, Patrizio Trampetti, Luigi Bignone, Enrico Vicinanza; scene di Carlo De Marino; costumi di Annalisa Giacci; musiche di Giorgio Mellone; regia di Lamberto Lambertini.