A cura della Redazione

C’è bisogno di un sole alto, caldo, cocente per portar via le nuvole di queste giornate

In un periodo in cui Torre Annunziata, più che mai, è stata messa in ginocchio dall’emergenza pandemica, si è cercato di portare nuovamente il sereno, far vincere il bello, contro le brutture del mondo e del momento. Come sempre, lo sguardo di tutti si è rivolto alla cultura.

Cosa, se non la cultura, può rifar sorridere i cuori, riportare fiducia in un mondo che sembra in stallo, ridargli slancio e forza per rinascere?

Da qui, l’idea di un’iniziativa culturale, con alla base l’amore per la cultura e ancor di più, l’amore per Torre Annunziata.

Della mia anima uno scrigno può essere considerata proprio una dichiarazione d’amore a Torre Annunziata.

In questo documentario artistico-letterario, alcuni attori del territorio torrese, membri della Compagnia Teatrale Hirondelle, daranno voce a grandi opere romantiche e lo faranno dai luoghi più iconici di Torre Annunziata. Un modo, questo, per apprezzare la poesia della parola e quella paesaggistica, per amare il teatro e la letteratura insieme, per amare la propria terra e l’umanità tutta.

C’è bisogno di amore - infatti - in un periodo che più che mai ci pone di fronte all’obbligo morale di proteggere l’altro, con la prudenza delle norme anticontagio.

C’è bisogno di imparare, in un momento storico che ha posto in secondo piano la scuola e l’istruzione, modificando l’iter solito dei percorsi accademici e liceali. Simbolo della scuola che rimane attiva e viva, la presenza di docenti che daranno il loro contributo al ‘documentario’ con interventi video, in cui analizzeranno opere letterarie dal punto di vista più romantico e sentimentale

Imparare infatti, dovrebbe ora più che mai smettere di essere un obbligo scolastico e diventare un esercizio personale, atto libero e vissuto con passione.

Lo ‘insegnano’ i membri di Deacultura: giovani ragazzi, studenti e neolaureati, che professano sui social la loro passione per la cultura, provando ogni giorno a diffondere pillole di conoscenza e curiosità. Lo faranno anche nel documentario, fornendo allo spettatore qualche dettaglio non molto noto di un autore o di un’opera letteraria, raccontando, a loro modo, cos’è l’amore.