Torre Annunziata - Dalla lettura dei dati delle elezioni regionali del 31 maggio scorso, emergono due elementi: l’alto numero di consensi ottenuti dal consigliere regionale uscente del Partito Democratico, il boschese Mario Casillo (31.307 voti), e la percentuale più alta ottenuta a Torre Annunziata, tra i comuni confinanti, dal candidato governatore Vincenzo De Luca (41 %) , al pari di Pompei.
Casillo ha raccolto nella città oplontina 1.209 preferenze, ossia il 33 per cento sul totale ottenuto dal Partito Democratico (3.670 voti). Eppure è stato sempre osteggiato dalla dirigenza locale, nonostante la sua vicinanza territoriale, che ha sempre preferito sostenere candidati napoletani. Ora, invece, è stato il più votato del Pd, anche grazie ad appoggi di suoi sostenitori esterni al partito. «Sono molto grato agli amici e compagni di Torre Annunziata – ha detto Casillo – che mi hanno dato innanzitutto la grande soddisfazione di entrare nella sede del Pd locale per una manifestazione pre-elettorale, e poi di ottenere il maggior numero di consensi tra i candidati in lista, nonostante abbia pochi punti di riferimento all’interno del partito locale».
Se a Torre Annunziata Casillo ha ottenuto il 33 per cento del voti del Pd, ancora meglio si è comportato nella sua città natale, Boscoreale, dove con 1.439 voti sul totale di 3.400 voti ottenuti dal partito boschese, ha raggiunto la percentuale considerevole del 42,3 per cento.
Rispetto alle Regionali del 2010, Casillo ha totalizzato 13 mila voti in più, un vero record se si considera che il numero degli elettori è diminuito sensibilmente rispetto a cinque anni fa. E il suo risultato è ancor più sorprendente se si pensa che tutti i consiglieri regionali uscenti e ricandidati hanno ricevuto minori consensi, talvolta anche di migliaia di voti in meno, rispetto al 2010. «Il mio risultato elettorale – conclude Casillo – è frutto soprattutto della mia politica di attenzione ai territori. Ora è giunta l’ora di cambiare verso e di far ritornare a crescere la nostra Regione. E con De Luca ci sono tutte le premesse per far coniugare sviluppo e lavoro».
L’altro elemento è rappresentato dal fatto che a Trecase, Boscotrecase e Torre del Greco ha vinto Caldoro, mentre a Castellammare di Stabia De Luca si è affermato con una percentuale del 39 per cento. E la cosa strana è che alle Primarie di coalizione De Luca a Torre Annunziata aveva ottenuto appena il 12 per cento dei consensi, contro l’85 per cento dello sfidante Andrea Cozzolino. Un amore tra i torresi e De Luca, quindi, che è maturato poco alla volta fino a fiorire completamente nella giornata del 31 maggio. E il dato appare ancora più significativo dal momento in cui nella coalizione che sosteneva l’ex sindaco di Salerno non vi erano candidati torresi, mentre in quella che sosteneva Caldoro erano candidate ben cinque donne oplontine: in Ncd: Angela Ossame (807 voti) e Annarita Quartuccio (485 voti); in Forza Italia: Rosanna Vitiello (927 voti) e Imma Orilio (106 voti); in Fratelli d’Italia: Daniela Di Paola (106 voti). Risultati anche molto apprezzabili relativamente alle prime tre. Per quanto riguarda i le forze politiche, il Partito Democratico è risultato primo in città, con il 25,25 per cento dei voti, seguito dal MoVimento 5 Stelle, con il 16,28 per cento, e da Forza Italia, con il 15,64 per cento. Buona performance anche del Nuovo Centrodestra, con il 13,08 per cento. Quasi completamente scomparsa la sinistra radicale, rappresentata alle elezioni solo da Sinistra Ecologia e Libertà, che ha ottenuto appena l’1,38 per cento.