«Guardia alta contro la camorra». Il candidato sindaco Pier Paolo Telese commenta il grave fatto di cronaca nera avvenuta a Torre Annunziata nella notte tra domenica e lundì scorsi, in cui un 32enne è stato ucciso in via Roma. «Se fossimo speculatori - continua Telese -, a seguito dell'ennesimo omicidio, ci limiteremo a ricordare l'indecente manifesto del Pd sulla liberazione di palazzo Fienga e la vittoria sul crimine organizzato; oppure le altrettanto indecorose parole dell'altro candidato sindaco (ripetute nei numerosi confronti) sul fatto che Torre non merita marchi infamanti (quasi che la colpa dei crimini commessi fosse dell'opinione pubblica e non di chi li commettesse). Invece siamo persone serie e candidandoci a governare una città difficile e complicata sappiamo che la camorra è il problema dei problemi e oltre i soliti e vuoti slogan sappiamo che la prima responsabilità ce l'ha la politica nell'alzare un muro contro infiltrazioni ed afferenze. Primo obiettivo, quindi: mai più l'onta di commissioni di accesso, mai più prescrizioni riservate personali (tra l'altro disattese), ma la verità per Torre e per i torresi su collusioni politiche, scelte amministrative opache, apparati burocratici deviati. La guerra alla camorra - ha concluso l'avvocato - non può essere questioni di pochi, ma patrimonio della intera comunità».
Intanto, questo pomeriggio, alle ore 18.30, al Massè, si terrà un incontro dove si affronterà proprio la questione camorra. "LiberiAmo Torre dalla camorra" è il titolo dell'iniziativa a cui prenderanno parte Telese, l'assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, Rosario Stornaiuolo, presidente Federconsumatori Napoli, i candidati al Consiglio comunale Antonello Sannino e Daniela Lourdes Falanga. Parteciperà anche Fabiola Staiano, figlia dell'imprenditore Luigi ammazzato dalla camorra per aver denunciato il pizzo.
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