A cura della Redazione

Nel giorno dell’ultimo saluto a Davide Astori tutta la città di Firenze, e il mondo del calcio, si stringe intorno alla famiglia del capitano viola scomparso domenica a 31 anni.

Il @corriere racconta i momenti più salienti di questo giorno di lutto.

 Dopo la maxi processione alla camera ardente di calciatori, sportivi e tifosi, oltre 12mila, alle 10 di stamani, nella Basilica di Santa Croce a Firenze, l’addio al capitano viola.

Lo strazio della compagna Francesca Fioretti, le lacrime di tanti volti noti del mondo del calcio e di tantissimi tifosi che hanno gremito la piazza antistante la basilica. Sciarpe, striscioni, scritte «Per sempre il nostro capitano».

Il fratello Marco in chiesa ha preso la parola, tra le lacrime, rivolgendo il pensiero proprio alla compagna di Astori Francesca e alla piccola Vittoria, la figlia di due anni del giocatore: «Grazie a tutti. In questi giorni ci avete dimostrato quanto bene ci volete. Sarò breve come lo eri tu. Un abbraccio alla Franci e a Vichi, a Bruno, a mamma e papà. Grazie, Davide».

«Ti prometto che sarò breve come piacerebbe a te - ha detto anche il compagno di squadra Milan Badelj, parlando di lui al tempo presente - Il tuo nome in ebraico significa amato, eletto, Davide tu sei semplice, diretto, pragmatico. Con il tuo sguardo profondo riesci a entrare nel cuore delle persone e rimanerci. Hai sempre parlato con il cuore tenendoci uniti. Hai il dono della lingua universale del cuore. Sei il figlio e il fratello che ognuno vorrebbe avere. Avere te al fianco fa sentire al sicuro. Come possiamo dimenticare le tue risate, tu sei il calcio, quello puro dei bambini. Vittoria deve sapere chi è suo padre, un uomo con la U maiuscola. Al mattino quando arrivavi nella stanza della terapia eri il primo ad accendere la luce. Per tutti noi tu sei questo, luce» ha concluso.

I pulcini della Fiorentina tutti disposti uno accanto all’altro hanno accolto la bara di Astori. Un lunghissimo applauso all’arrivo del feretro, sventolano le bandiere viola e i tifosi urlano «Grazie capitano».

Lunga attesa sul sagrato della basilica, il padre di Francesca Fioretti, la compagna di Astori, ha avuto un malore, nulla di preoccupante.

Un lungo applauso, lacrime e carezze sul carro funebre: questo il saluto dei tifosi - circa duemila - radunatisi davanti allo stadio 'Artemio Franchi' per attendere il passaggio del feretro davanti al grande muro di sciarpe viola, messaggi, fiori, striscioni e bandiere eretto dai sostenitori in questi giorni sulle cancellate. Migliaia anche i tifosi che hanno reso omaggio ad Astori nella camera ardente allestita a Coverciano.

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