Nella giornata di ieri Fedez ha partecipato ad un incontro con le scuole al Circolo dei Lettori di Torino per affrontare il tema “La salute mentale è un diritto dei giovani”. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, il rapper ha parlato dell’esperienza da lui vissuta in prima persona.

Ho affrontato un tumore al pancreas molto raro e ho dovuto fare i conti con la morte nonostante io sia un privilegiato. In quel periodo ho avuto l’esperienza peggiore con gli psicofarmaci. Ne prendevo addirittura sette e il medico che me li dava non comprendeva che stavo male. Il tumore? Non credo di aver ancora metabolizzato la cosa, ci vogliono anni per arrivare a una metabolizzazione completa, è complesso. Nell’immediato, ricordo di aver fatto solo pensiero: la cosa che mi metteva più ansia, ma mi dava anche la spinta per mantenere un minimo di dignità e compostezza, è stato pensare che i miei figli non si sarebbero più ricordati di me se fossi morto. Erano troppo piccoli. Questa era la cosa che più mi faceva paura ma era anche il motore per dirmi ‘ non morire adesso'”.

Fedez ha poi aggiunto: “La salute mentale e fisica devono andare di pari passo, ma quella mentale in questo Paese non viene considerata. Ho sempre raccontato la mia vita, il bello e il cattivo tempo. Sono testimonial del fatto che il denaro e la fama risolvono un problema, ma non risolvono tutti i problemi. Sembrerò retorico, ma è così”.