Correva l’anno 2016 quando durante la sedicesima edizione del Grande Fratello l’allora conduttrice Barbara D’Urso si accorse dei comportamenti anomali di Giorgio Tambellini nei confronti dell’allora fidanzata Francesca De André. Tuttavia, i due sono tornati insieme al termine del reality e, nel 2022, è accaduto il peggio, con l’ex gieffina che ha raccontato di essere stata picchiata dal 39enne: “Il mio fidanzato stava per uccidermi. Ricordo una serie di calci in testa, poi il vuoto. Mi ha salvato la vicina. Spero finisca in galera e che lì gli capiti il peggio”.

In seguito alla denuncia fatta dalla nipote del noto cantautore ligure, nella giornata di ieri, a distanza di due anni, è arrivata la sentenza. A rivelarne l’esito è stato il quotidiano Il Tirreno: Giorgio Tambellini è stato condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione. Il tribunale di Lucca ha ritenuto l’uomo colpevole di lesioni personali e maltrattamenti nei confronti dell’ex compagna.

Il pm Paola Rizzo aveva chiesto una condanna a 4 anni. La giovane donna il 21 aprile 2022 finì al pronto soccorso del San Luca per le lesioni e le ecchimosi al volto e alla testa giudicate guaribili in 21 giorni e presentò una denuncia ai carabinieri in cui accusava l’allora fidanzato con la procura che dispose il divieto di avvicinamento - scrive Il Tirreno -. De Andrè aveva depositato al giudice una relazione in cui ci sono anche referti medici in varie epoche provenienti dal pronto soccorso di ospedali milanesi in un periodo compreso tra il 2020 e il 2021 antecedente all’episodio di Capannori. “E’ una condanna troppo bassa” commenta con il Tirreno la nipote del cantautore genovese”.

Il racconto di Francesca De André al settimanale Chi

Mi ha colpito, picchiato anche mentre ero a terra incosciente. Non appena ho ripreso i sensi, la mia vicina di casa, che aveva sentito le urla, mi ha salvato: mi ha portato da lei e, spaventata, ha chiamato Carabinieri e ambulanza. Ma anche lui li aveva chiamati, per coprirsi le spalle. Il comandante Massimiliano De Luca, al quale devo tutto, ha capito immediatamente la situazione. In quel momento è successo il delirio. Lui è scappato da dietro casa, nel bosco, portando con sé il mio cellulare dove c’erano le prove di altre aggressioni.

Sono finita in ospedale in codice rosso. Dapprima mi hanno diagnosticato venti giorni di prognosi: e questo è stato un dramma, perché sotto i ventuno giorni lui non lo potevano trattenere in custodia. La Tac alla testa, però, ha evidenziato un trauma cranico, e poi c’era il corpo completamente tumefatto. Ero irriconoscibile. I capi di accusa sono così aumentati e spero che la legge lo spedisca diritto diritto in carcere, dove gli auguro il peggio. Perché uomini così la devono pagare!”.