Se n’è andata Eleonora Giorgi, portata via a 71 anni da un tumore al pancreas, giunto all’ultimo stadio con metastasi al cervello. L’attrice ne aveva raccontato ogni dettaglio, sin dall’insorgere della malattia, per incoraggiare a “vivere senza sprecare il nostro tempo dietro gelosie, ansie e frustrazioni”.
Era ricoverata in una clinica romana, la Paideia, per la terapia del dolore dopo l'aggravarsi delle sue condizioni che - aveva detto - ormai le avevano reso impossibile “anche solo fare una decina di passi”. “Stamattina Eleonora Giorgi si è spenta serenamente nell'amore e nell'abbraccio dei suoi figli e dei suoi affetti”. Lo fa sapere la famiglia.
Tantissime le persone che in questi minuti la stanno ricordando sui social, e tra queste Clizia Incorvaia, moglie di Paolo Ciavarro (figlio della Giorgi), che ha condiviso su Instagram una lettera del teologo e scrittore Henry Scott Holland dedicata alla suocera:
“La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore.
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace”