Sophie Codegoni potrebbe aver voltato definitivamente pagina dopo la fine della burrascosa relazione con Alessandro Basciano, nata durante la sesta edizione del Grande Fratello Vip e culminata con la nascita della piccola Céline Blue. Ma procediamo con ordine.
La vicenda giuiziaria Codegoni-Basciano
Il 28 febbraio si è aggiunto un ulteriore tassello alla vicenda giudiziaria che vede coinvolti Alessandro Basciano e Sophie Codegoni. Il Tribunale del Riesame di Milano, infatti, ha accolto il ricorso della Procura e ha stabilito il divieto di avvicinamento per il dj ligure nei confronti della sua ex compagna e di loro figlia.
Basciano, accusato di stalking proprio da Sophie, dovrà mantenere una distanza di almeno 500 metri, e non potrà in alcun modo comunicare con la figlia se non sarà presente la madre. E’ bene specificare che al momento la misura resta sospesa per consentire all’ex gieffino di presentare ricorso in Cassazione. Nel caso in cui il provvedimento dovesse essere definitivo, Alessandro sarà obbligato ad indossare un braccialetto elettronico collegato a quello della Codegoni e, in caso di violazione del divieto, scatterà un allarme per le forze dell’ordine. Qualora Basciano si rifiutasse di indossarlo o non fosse possibile applicarlo, verrà disposta la misura degli arresti domiciliari. Il dj ha 10 giorni di tempo per presentare ricorso in Cassazione, che dovrà pronunciarsi entro 30 giorni.
Stando a quanto riportato dal Corriere, due giorni dopo la presunta aggressione di Basciano ai danni di due amici di Sophie, la Codegoni si trovava in un centro commerciale per promuovere un marchio di moda e proprio in quell’occasione sarebbe accaduto qualcosa di allucinante.
“Lei si è accorta che due uomini, all’apparenza nordafricani, la tenevano sotto controllo. Poco dopo era stata raggiunta da uno degli amici che erano stati aggrediti a Milano, il quale aveva denunciato il dj, che, choccato e impaurito, le aveva detto che aveva appena incontrato Basciano nel centro commerciale. ‘Ragazzino, dove ca**o stai andando?’, gli aveva detto per poi intimargli ‘di ritirare la denuncia sostenendo di essere uno di strada disposto anche a farsi venti anni di carcere’, riportano i magistrati che aggiungono che Sophie Codegoni riteneva che i due nordafricani ‘fossero stati incaricati da Basciano per controllarmi’, aggiungendo che ‘Basciano frequenta persone pericolose con precedenti penali’”.
Sophie Codegoni, flirt in corso con un noto calciatore?
Intanto, nelle ultime ore sta circolando sul web un’indiscrezione secondo la quale Sophie Codegoni starebbe frequentando Nicolò Fagioli, calciatore che attualmente milita nella Fiorentina. A rivelarlo è stata Deianira Marzano.
Nicolò Fagioli, la vicenda calcioscommesse e la squalifica
Nicolò Fagioli, è nato a Piacenza il 12 febbraio del 2001. Il calciatore era stato squalificato per sette mesi a causa del calcioscommesse. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il centrocampista ha parlato dell’abisso in cui era sprofondato a causa del vizio del gioco: “Mi aveva divorato la vita, era diventato un assillo, un incubo. Non ne ho mai parlato con nessuno perché mi vergognavo. Ma non bisogna aver paura di chiedere aiuto. Sono un ragazzo fortunato ma sono stato inghiottito da un vuoto che non guarda in faccia nessuno, non distingue per classe sociale. È cominciato tutto come un gioco. Scommettevo, tanto, ma non sulla mia squadra o su di me. Non volevo violare dei principi ai quali credo. So che sembra grottesco che io usi questa parola, ma per me è importante. “Ho perso completamente il controllo di me stesso nel gennaio 2023. Giocavo male, mi allenavo peggio. La testa era altrove. Il centro della mia vita erano le scommesse, non più il calcio. Quando finiscono le 4-5 ore di allenamento, ti si spalanca il vuoto. Se non hai altri interessi, quell’abisso ti attira. Io mi annoiavo, sembra assurdo ma è così. E poi ogni problema, anche il più stupido, dovevo compensarlo con le scariche di adrenalina che mi dava il gioco. Lo so, e lo sapevo anche allora, che con quei giochi si perde e basta. E non solo denaro. Mi facevo schifo, mi sentivo un cretino. Ma non potevo farne a meno".