Claudia Gerini è stata stata ospite del podcast “Tintoria” di Daniele Tinti e Stefano Rapone, dove ha espresso un’opinione netta sulla rappresentazione femminile nei programmi televisivi italiani. L’attrice romana ha lanciato una frecciatina al nuovo format de “La Ruota della Fortuna”, condotto da Gerry Scotti con la partecipazione di Samira Lui, definendolo “una formula ormai superata”.
La critica di Claudia Gerini a “La Ruota della Fortuna”
Durante l’intervista, Claudia Gerini ha affrontato il tema del ruolo delle donne in TV, criticando la scelta di riproporre lo schema tradizionale del conduttore uomo affiancato dalla valletta donna: “Io ancora accendo la tv e vedo la ragazza che va a girare la letterina tutta nuda”, ha dichiarato l’attrice.
“Ancora oggi vedo, e sono passati cento anni, il presentatore e la bella ragazza che va a girare la lettera. Secondo me è una cosa anacronistica, non si può più guardare ‘sta cosa. E uno dice ‘e chi ci metto a girare la lettera?’ e mettici un ragazzo, perché non ci può stare un ragazzo? O magari anche tutti e due, ma vestiti normali. Ma questa è una polemica che annoia mortalmente”.
Il ricordo di Claudia Gerini a “Non è la Rai”
Nel corso della chiacchierata, Claudia Gerini ha anche ricordato la sua esperienza nel celebre programma “Non è la Rai”, che negli anni ’90 lanciò molte giovani protagoniste della TV italiana: “Io quando ho fatto Non è la Rai avevo già 18 anni, ero una vecchia”, ha raccontato Gerini.
“L’ho fatto per esperienza, perché era una sorta di accademia: lavoravamo, ballavamo, cantavamo. L’ho fatto però solo per cinque mesi perché io avevo già fatto cinema e volevo continuare a farlo e quando andavo ai provini mentre facevo Non è la Rai mi dicevano ‘ma tu fai Non è la Rai, eh?’ e mi scartavano subito. All’epoca chi faceva televisione non poteva fare cinema, al cinema non ci andava chi puzzava di televisione. E così sono andata via, ma è stata un’esperienza bellissima e mi sono divertita”.


