A cura della Redazione
Finalmente la B2 è realtà. Si è dovuti arrivare a gara 3 con il Cicciano, giocarsi il tutto per tutto in una dolce sera di fine maggio. Tutti gli sforzi ed i sacrifici fatti, a partire da settembre scorso, messi in discussione in una sola gara. Ma il bello ed il brutto dello sport è questo, sensazioni forti fatte per uomini forti. Per l’occasione il PalaOplonti “indossa” il suo migliore abito, tribune piene già un’ora prima dell’incontro, alla fine si conteranno circa cinquecento presenze, colori e suoni che si fondono tra loro, tutti insieme per spingere l’Oplonti verso un traguardo storico. Anche il Cicciano è in buona compagnia: più tifosi, rispetto a gara 1, hanno accompagnato la loro squadra in una trasferta molto difficile. I precedenti sono da brivido, nessuno aveva vinto quest’anno a Torre Annunziata. Lo stesso CUS Napoli, primo nel girone del Cicciano, aveva pagato dazio. Bisognava fare l’impresa per conquistare la B2, di questo il team di coach Passariello era cosciente. L’Oplonti si presenta con la formazione base, Bafumo play, Libraro opposto, Rea e Massa al centro, Schiavone e Lumia bande, Crispo libero. Risponde coach Passariello con Boninfante al palleggio, Panico opposto, Martiniello e Nunziata centrali, Peluso e Palumbo bande. Facce tese e poca voglia di scherzare, le due squadre si conoscono bene. E’ la terza volta che si incontrano in una settimana, alle 20.30 di sabato 29 gennaio iniziano le danze. Primo set con l’Oplonti più aggressivo, cerca di sfruttare il fattore campo, prende qualche punto di vantaggio all’inizio. I battitori al salto sembrano in serata, Bafumo è più ispirato e anche gli attaccanti sono regolari nelle conclusioni. Il Cicciano parte lento, poi riordina le idee ed acquista sicurezza, si aggrappa al suo uomo più rappresentativo, Giuseppe Peluso, e mantiene la rotta. Set in equilibrio sino al 20-20, poi l’Oplonti rompe gli indugi, piazza l’attacco decisivo, il Cicciano si smarrisce ed il primo set va in archivio con il risultato di 25-21. Secondo set crocevia della partita. Emozioni in quantità industriale, squadre che non riescono a superarsi. Si arriva, così, al 25-25. Poi, un attacco a centro ed una ricezione sbagliata del Cicciano, su battuta al salto di Schiavone, fanno pendere il set a vantaggio dell’Oplonti, si chiude 27-25. Il terzo set è il preludio della festa. Gli oplontini vedono il traguardo vicino e non hanno intenzione di perderlo, il Cicciano lentamente scivola giù. Il solo Peluso è l’ultimo ad arrendersi, quando Bafumo combina l’attacco a centro di seconda linea, con Schiavone, e si materializza il punto che dà la B2. Il PalaOplonti sembra crollare, è l’inizio della festa che durerà tutta la notte. Vittoria meritatissima per l’Oplonti, dove tutti hanno fatto la loro parte. Bafumo super, Rea e Massa concreti con pochi errori, Schiavone e Lumia concentrati, Libraro una spina nel fianco per il Cicciano, Florio e Comiato utilissimi e bravi ad entrare subito in partita, Crispo una sicurezza in difesa. Il Cicciano non ripete gara 2, perde le certezze del campo amico ed è costretto ad affrontare l’Oplonti in campo aperto. Bene Peluso, Panico nervoso, spesso murato, viene sostituito più volte, Boninfante sufficiente ma perde il confronto con il play torrese, Martiniello e Nunziata non ripetono la prestazione di gara 2, Palumbo ancora immaturo per gare a questo livello paga spesso dazio. A fine gara coach Passariello commenta: «Sapevamo che il nostro compito era arduo. Non abbiamo giocato benissimo, anche se abbiamo dato tutto. Ora speriamo di poter accedere alla B2 tramite i ripescaggi». Dall’altra parte, coach Libraro felice come una Pasqua: «Ci sono volute 32 partite per raggiungere la serie B, ma la soddisfazione è tantissima. Ringrazio i ragazzi, il pubblico stupendo e la società che ci ha permesso di lavorare nel migliore dei modi. Ora godiamoci la festa, ce la siamo meritata». GIOVANNI GURGONE LE PAGELLE Francesco Bafumo: tra i protagonisti del campionato dell’Oplonti, accetta la sfida e scende di categoria per dimostrare che la B2 la può giocare da titolare. Nei play-off si è fatto conoscere anche da chi lo conosceva poco, ci ha sempre creduto, anche quando non tutto andava per il vero giusto. Voto 10. Schiavone Luigi: capitano in campo e nello spogliatoio, per lui nessuna palla andrebbe sprecata nemmeno negli allenamenti. Esempio di serietà da seguire. Difficile immaginare un Oplonti senza Gigi “the fox”. Da tempo andava girando negli spogliatoi, come un pastore errante, dicendo “uagliù è la nostra grande occasione, non possiamo sprecarla”. Voto 10. Rea Daniele: al primo anno a Torre centra subito la promozione. Si è immediatamente integrato nel gruppo, ha stretto i denti quando necessario ed ha giocato anche con una gamba. Ora rilascia anche interviste a fine gara, dicendo chiamatemi “the wall”. Non è che si è montato la testa? Voto 10. Massa Gennaro: fosse per lui ogni partita è una finale di coppa CEV. Non si è tirato mai indietro ed il contributo è stato determinante, ancora più visibile nei play-off. Prossimo obiettivo, portarlo davanti a una telecamera per una conferenza stampa. Per cortesia spiegategli che la palla in rete, sulla battuta, è punto sì... ma per gli avversari. Voto 10. Nello Florio: l’uomo della provvidenza, settimo titolare. Coach Libraro lo utilizza in ogni partita e un motivo ci deve essere. Sempre calmo, essenziale, senza fronzoli. Voto 10. Libraro Emiliano: Dalla I Divisione alla B2 in due anni, dovunque ti porterà la pallavolo questa esperienza non la potrai mai dimenticare. Asse portante della squadra nonostante la giovane età, ad ogni punto un mezzo chilometro di esultanza, beata gioventù. Voto 10. Alberto Lumia: ha la dinamite nelle mani. Assente per un periodo per motivi di lavoro è rientrato alla grande. “El Tanque” si è divertito a bombardare i sestetti avversari. Ogni tanto, in difesa, applica il fuorigioco, con scarsi risultati. Voto 10. Crispo Dario: è uno dello vecchia guardia che non molla mai, certamente tra quelli che ha creduto di più nell’obiettivo finale. Compagno di merende di Schiavone, fa anche il dj a tempo perso durante le partite. Vuole giocare in B2, mister Libraro cosa ne pensa? Voto 10. Marco Varone: Poco campo per il buon Marco, ma una presenza assidua da capitano vero, uomo spogliatoio, mai una polemica e sempre comportamenti costruttivi. Voto 10. Claudio Pirozzi: bella esperienza anche per Claudio, un giovane che ha dato un grande contributo, almeno negli allenamenti. Ben integrato nel gruppo, ha giocato nelle ultime partite. Voto 10. Gennaro Comiato: messo in campo spesso in situazioni difficili ha fatto sempre la sua parte. Sicuramente un giovane di cui sentiremo parlare in futuro, ha trovato tanto spazio durante i play-off, e mister Libraro non ha avuto paura a rischiarlo. Voto 10. Elio Buonocore: chiuso da Emiliano Libraro, ha trovato poco spazio. Per Elio non è la prima volta che vince un campionato, che abbia un gran lato “B”? Voto 10. Marco Caso: medico sociale, psicologo, fisioterapista, all’occorrenza giocatore, sempre disponibile. Fortunatamente mister Libraro non lo ha fatto esordire nei play-off, altrimenti ce lo saremmo sorbito per il resto della nostra vita. Voto 10. Gennaro Libraro, il coach: figura mitologica che si aggira in palestra durante le notti di plenilunio. Mezzo uomo e mezzo mikasa, senza di lui non ci sarebbe stata promozione. Esperto regista, propone i filmati delle partite con la stessa allegria della “Corazzata Potionkin”. Voto 10 e lode. (dal settimanale TorreSette del 4 giugno 2010)