Savoia nelle mani dei cinesi. La società ha comunicato l'avvenuto accordo con la cordata di imprenditori provenienti dall'Oriente, un gruppo che ha sedi a Londra, New York e Honk Kong. «Nei prossimi giorni sarà perfezionata l’operazione di cessione, di cui già esiste un preliminare di contratto stipulato tra le parti - si legge nel comunicato ufficiale del club di Torre Annunziata -. Inoltre saranno resi noti tutti i riferimenti dei nuovi proprietari ed in particolar modo del nuovo presidente (verosimilmente entro aprile, ndr), loro intermediario italiano ma che lavora da anni in Cina, che la rappresenterà».
Denaro fresco in cassa, dunque, che - come riporta ancora la nota - è stato già elargito in parte. Servirà a «rispettare tutti gli impegni assunti nei confronti dei tesserati, così come programmati e concordati con gli stessi durante la gestione Altea. Si ribadisce ancora una volta, che qualunque sia il risultato sportivo di fine anno, non perderanno un solo euro, nel rispetto degli accordi stabiliti da ciascuno di loro ad inizio della stagione sportiva».
Finisce così l'era di Ciro Altea, che aveva rilevato il sodalizio nell'estate scorsa, anche se «rimarrà comunque in società con un ruolo da definire e di suo gradimento». E proprio ad Altea è indirizzato il ringraziamento dei nuovi proprietari «per tutti i sacrifici economici fino ad oggi da lui sostenuti, senza il benché minimo apporto di nessuno, fatta salva qualche rara eccezione».
Sul fronte prettamente sportivo, l'attenzione si concentra alle ultimre tre gare del campionato di eccellenza. Sfumata quasi del tutto la possibilità di conquistare l'accesso diretto in D dopo la sconfitta di Portici, l'obiettivo è rappresentato dai playoff che - assicurano dal Savoia vedranno calcaiatori, staff tecnico e collaboratori «motivati e determinati, al fine di raggiungere, sia pure attraverso la porta secondaria, l’obbiettivo della promozione, tanto cara alla splendida, unica ed introvabile tifoseria biancoscudata».
Infine, l'accenno alle voci «secondo cui ci sarebbero più gruppi disponibili a fare calcio, attraverso un loro titolo sportivo, nella città oplontina. Agli stessi - continua il comunicato -, la società può far pervenire solo il più sentito benvenuto ed il più sincero in bocca al lupo, garantendogli la piena e totale correttezza, affinché i loro progetti possano realizzarsi senza alcun disturbo, ma nella consapevolezza che il percorso di questo club andrà avanti, indipendentemente dalla categoria e qualora ci fossero sul territorio più realtà sportive di prestigio, una leale e corretta competizione, potrebbe solo portare nuove motivazioni e benefici all’intera città sportiva di Torre Annunziata».
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