A cura della Redazione

L'ultimo anno è stato probabilmente per Luciano Spalletti l'apice della carriera calcistica da allenatore, diventando un idolo eterno e indiscusso di una Napoli che non dimentica mai coloro che hanno dispensato gioie così grandi. Da maestro del gioco si è trasformato finalmente in un vincente, coronando il sogno di conquistare il campionato senza lasciare briciole agli avversari.

Sulla scia della gloria è sembrata una scelta quasi inevitabile pensare a lui dopo le dimissioni di Roberto Mancini, deluso dai rapporti interni con la Federcalcio e abbagliato dalle sirene arabe.

Abituati a vederlo sempre creare gioco e spettacolo all'interno delle squadre di club, molti si chiedono come potrà adattarsi alla Nazionale Italiana e quale sarà la filologia che sceglierà di perseguire per conquistare l'Europeo, del quale siamo ancora detentori.

Luciano Spalletti e la Nazionale: come unire la selezione al ben gioco

Ciò che lascia presagire il curriculum di Spalletti è un gioco accattivante per la prossima Nazionale Italiana di calcio. Il salto di qualità prevede però l'unione di una selezione accurata, facendo coesistere personalità forti e campioni, che spesso l'allenatore di Certaldo ha sofferto nel corso della sua carriera.

Certamente uno zoccolo duro di quella che sarà la squadra del prossimo anno è costituito dai giocatori del Napoli che hanno conseguito lo splendido risultato, come ad esempio il terzino Di Lorenzo, che sulla fascia destra può regalare parecchie gioie agli italiani.

Lo stesso discorso vale per Raspadori, giovane rivelazione della squadra campione d'Italia, oppure per Politano, un jolly che tutti gli allenatori vorrebbero nella propria selezione.

Il rapporto che si è creato con questi elementi lo scorso anno non è stato scalfito dall'addio di Spalletti, che ha spiegato le sue motivazioni ai ragazzi e ha mantenuto una buona comunicazione, per sempre unito a loro dall'impresa incredibile appena raggiunta.

I primi convocati di Luciano Spalletti

Per le prossime partite contro Macedonia e Ucraina, Luciano Spalletti ha scelto di affidarsi a diversi usati sicuri, come Donnarumma e Meret per quanto riguarda la difesa della porta.

La linea difensiva si compone di calciatori maturi e pronti, come Mancini della Roma o Bastoni e Di Marco dell'Inter, compreso qualche inserimento interessante come Casale della Lazio.

Il centrocampo sarà un mix di dinamismo e classe, con un Barella pronto a inventare colpi e un Locatelli a bilanciare quando ce ne sarà bisogno.

Frattesi è stato al centro del mercato per tutta la scorsa stagione e Spalletti punta fortemente su di lui, così come su un Lorenzo Pellegrini che vuole riscattarsi e un Tonali pagato a suon di milioni dal Newcastle.

Per l'attacco grande spazio sarà riservato a Chiesa e soprattutto Zaccagni, che lo scorso anno ha fatto la fortuna dei fantacalcisti con assist e goal.

Gnonto, introdotto nel giro della nazionale da un convinto Roberto Mancini, rimane nella cerchia degli attaccanti, pronto a dimostrare il suo valore alla prima occasione che si presenterà.

Cosa può fare Spalletti con la Nazionale Italiana

La Nazionale Italiana si è sempre distinta nelle varie competizioni europee e mondiali per solidità e tattica, due carte che spesso hanno reso la vita difficile agli avversari. Ciò che spesso è stato rimproverato a questa squadra è stata la mancanza di gioco e Spalletti è forse il candidato ideale per sovvertire questa tendenza.

Guardando i pronostici delle partite di stasera in merito alle qualificazioni agli Europei 2024 l’Italia ha tutti i favori della vittoria. Ovviamente sarà importante partire subito con un risultato positivo per riportare entusiasmo nel gruppo.

Siamo tutti curiosi di scoprire come affronterà il suo ruolo da ct, ma intanto auguriamo un grande in bocca al lupo a colui che a Napoli sarà ricordato come l'allenatore del terzo scudetto.