A cura della Redazione

I finanzieri del Comando provinciale di Avellino, unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno eseguito nella provincia del capoluogo irpino uno specifico piano di interventi a contrasto del gioco illegale e irregolare.

Verifiche su 12 attività commerciali, di cui 3 sale scommesse, e 55 apparecchi. Riscontrate diverse irregolarità, alcune anche gravi, con risvolti di natura penale. In particolare, in due casi, è emerso che le slot erano state movimentate presso i magazzini del soggetto gestore (proprietario) senza la prescritta comunicazione all’Amministrazione fiscale; in un altro caso, invece, è stato appurato che l’esercizio commerciale deteneva apparecchi in numero superiore a quelli consentiti dalle normative vigenti per la tipologia di attività esercitata.

Le maggiori criticità si sono riscontrate per le sale scommesse dove, contestualmente, i finanzieri hanno eseguito anche controlli sul corretto adempimento degli obblighi previsti dalla disciplina antiriciclaggio. Sono ancora in corso i necessari approfondimenti sulla rilevante mole di operazioni oggetto di verifica ,anche per l’applicazione di specifiche sanzioni per la mancata conservazione delle ricevute di gioco da parte dell’esercente.

La situazione più grave ha riguardato proprio una delle sale, dove è stato riscontrato che la raccolta delle scommesse era effettuata da una società diversa da quella autorizzata dall’Amministrazione fiscale e dall’autorità di pubblica sicurezza. Il gestore di fatto della sala è stato denunciato a piede libero per il reato di raccolta abusiva di scommesse ed è stato eseguito il sequestro dell’attività, delle apparecchiature informatiche utilizzate nonché della somma di 1.327,40 euro, in banconote e monete.

Sottoposti infine a specifici controlli ulteriori 24 attività commerciali con la contestazione di una violazione amministrativa alle norme al contrasto del gioco minorile.