A cura della Redazione

Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group S.A., presieduto da Cesare Cerea, riunitosi il 24 marzo 2016 a Seriate (BG), ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2015, la relazione degli amministratori e la nota integrativa al bilancio.
L’andamento del 2015 è stato più che positivo e riassumibile con i seguenti dati principali: i Ricavi 2015 si sono attestati a 347,7 milioni di euro, +8,1% circa rispetto al 2014;  l’EBITDA Adjusted è di 80,0 milioni di euro, +24,6% rispetto al 2014; l’utile netto rettificato da componenti straordinarie è di 15,2 milioni di euro (dopo utili di terzi per € 1,2 milioni), in forte aumento rispetto ai 3,1 milioni di euro del 2014 (riesposto). Il risultato netto è stato di -19,4 milioni di euro, dopo costi straordinari e oneri per accantonamenti contabili non ricorrenti per € 34,7 milioni, al netto dell’effetto fiscale.
La posizione finanziaria netta si è attestata a  -230,8 milioni di euro inclusiva del prezzo per l’annunciato rimborso anticipato delle obbligazioni IVS F. con scadenza 2020 del prossimo 1° Aprile 2016 e dopo pagamenti per investimenti tecnici e acquisizioni per 49,0 milioni di euro e 4,5 milioni di euro di dividendo.
Nel corso del 2015 IVS Group ha realizzato 11 acquisizioni tra società e rami d’azienda.

In occasione del Consiglio d’Amministrazione la Società ha espresso la propria posizione rispetto alla  Comunicazione delle Risultanze Istruttorie relative alle indagini svolte dalle strutture interne della Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) avviate a luglio 2014, con riferimento a presunti accordi tra 14 imprese italiane finalizzati alla limitazione della concorrenza nel settore vending in Italia.  La Commissione della AGCM convocherà in udienza le parti coinvolte nell’indagine nel mese di giugno 2016, per ascoltare le loro controdeduzioni rispetto a quanto riportato nella suddetta CRI. Solo successivamente a tale udienza, la Commissione della AGCM potrà prendere eventuali decisioni in merito al procedimento.

IVS ritiene che la Commissione possa valutare positivamente le argomentazioni difensive che saranno presentate all’udienza, ritenendo non fondate e in alcuni casi fuorvianti, le assunzioni contenute nella CRI, che paiono ignorare l’evidenza del settore del vending, altamente frammentato, con migliaia di operatori attivi in Italia, sempre in forte competizione a livello locale. IVS, nella piena convinzione della correttezza del proprio operato, contrasterà pertanto, in tutte le possibili sedi, le eventuali richieste sanzionatorie. Sulla base delle assunzioni delle strutture della AGCM riportate nella CRI, viste le leggi applicabili e le linee guida della AGCM e in particolar modo visti i principi contabili internazionali applicabili (nella fattispecie, lo IAS 37), in accordo con gli auditors del gruppo e in assenza di altri possibili criteri oggettivi e quantitativi, il consiglio di amministrazione di IVS ha ritenuto obbligatorio appostare nel conto economico 2015 un accantonamento contabile di natura straordinaria, pari a € 28.575 migliaia, corrispondente al limite massimo previsto dalla normativa italiana (10% del fatturato vending).