A cura della Redazione

Stamattina la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha dissequestrato temporaneamente l’edificio parzialmente crollato il 7 luglio scorso, provocando la morte di otto persone. Sul luogo della tragedia sono presenti i tecnici del Comune e una squadra di operai per iniziare i lavori di messa in sicurezza dell’immobile. Il tutto sotto la direzione del prof. Nicola Augenti, super perito nominato dalla Procura. Sul posto anche le forze dell’ordine (carabinieri, polizia e vigili urbani) che si alterneranno nella sorveglianza dell’area.

I lavori di messa in sicurezza della palazzina (a spese del Comune che poi dovrà rivalersi sui proprietari) consisteranno nell’eliminare i pericoli incombenti per la pubblica incolumità: cornicioni e muri pericolanti, rimozione di detriti che potrebbero precipitare sui binari sottostanti o che potrebbero danneggiare l’edificio attiguo a quello crollato.

Già nei giorni scorsi, un vaso situato sul terrazzo dell’attico dell’ala del palazzo rimasto ancora in piedi è caduto giù raggiungendo un parcheggio sottostante. Per fortuna, in via precauzionale, l’area era stata già interdetta al pubblico.

Le operazioni di messa in sicurezza dovrebbero durare una decina di giorni, durante i quali il palazzo sarà dissequestrato al mattino e posto di nuovo sotto sequestro la sera, in quanto sono ancora in corso le indagini per appurare eventuali responsabilità sul crollo dell’edificio.

«Faremo del nostro meglio – ha affermato il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Nunzio Ariano – per aprire al più presto Rampa Nunziante. Tuttavia in questo momento non posso fare previsioni, tutto dipenderà da una serie di circostanze che saranno valutate successivamente».

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