A cura della Redazione

Legambiente pubblica il rapporto Pendolaria, che fa il punto sulla situazione del trasporto pubblico su rotaia in Italia relativamente all'utilizzo che ne fanno i pendolari (priuncipalmente studenti e lavoratori). Tra le dieci linee peggiori sul territorio nazionale figura la Circumvesuviana, che si colloca al secondo posto di questa poco onorevole classifica (a "primeggiare" c'è la Roma-Lido). Guasti tecnici, soppressioni di corse, ritardi imprecisati, sovraffollamento e insicurezza sono i punti critici evidenziati dall'associazione ambientalista.  

Sul fronte regionale, la Campania continua ad annaspare. «Treni vecchi, affollati, lenti, insicuri e spesso in ritardo - scrive Legamebiente -. I pendolari campani danni ogni mattina affrontano una vera e propria Via Crucis per andare nei luoghi di lavoro o di studio».

In Campania attualmente sono 367 i treni in servizio con convogli di età media pari a 18,8 anni, il 63% dei treni circolanti ha più di 15 annicon punte estreme come nei casi della Circumvesuviana (con 83 treni in circolazione costruiti negli anni ‘70 ed altri 35 nei primi anni ‘90), della Cumana Circumflegrea (con un’età media dei 30 treni addirittura superiore a 33 anni) o della linea Alifana con treni vecchi di 35 anni. 

«In sette anni (dal 2010 al 2017, ndr) - prosegue il rapporto - il taglio ai servizi ferroviari è stato pari al 15% a fronte di un record di aumento del costo dei biglietti pari al 48%. E al danno anche la beffa: è alta la possibilità per non dire la certezza che con l’anno nuovo subiranno, nel caso della Anm, un ulteriore aumento del ticket di viaggio».

«Una buona notizia è rappresentata dai nuovi treni che finalmente stanno entrando in circolazione sulla rete campana - scrive ancora Legambiente -. Dopo 30 anni infatti è arrivato il primo dei 13 nuovi treni della Cumana con una capacità di 500 persone e 70 posti a sedere ed aria condizionata. Entro il 2018 dovrebbero essere consegnati gli altri 12 convogli. Partiranno inoltre le gare, tra gennaio e febbraio, con 370 milioni a disposizione per l’acquisto di 44 treni nuovi, soprattutto per la ex Circumvesuviana».

Impietosi i numeri per la Circum: «Fino al 2003 - sottolinea Legambiente - la Circumvesuviana assicurava più di 500 corse al giorno, oggi i numeri sono dimezzati. Questo perché fino al 2010 i treni in circolazione erano 94, poi si è assistito ad una lenta ed inesorabile parabola discendente. Allo stato attuale, salvo guasti, viaggiano 56 treni, ma ne occorrerebbero almeno 70 per garantire un servizio dignitoso ai pendolari, costretti ancora a viaggiare ammassati». 

Dal 2010 ad oggi, il numero degli utenti che quotidianamente usufruiscono della Circumvesuviana si sono ridotti del 22%, passando dai 40 milioni annuali a 27 milioni.

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