A cura della Redazione

Una vittoria dedicata alle vittime del crollo della palazzina di Rampa Nunziante. Subito dopo la conquista della Coppa Italia Dilettanti, ottenuta dal Savoia contro il Nola, i giocatori biancoscudati sono andati sotto il settore occupato dai tifosi oplontini ed hanno celebrato il successo alzando il trofeo dinanzi allo striscione che ricordava le otto persone decedute nella tragedia del 7 luglio scorso: "Torre Annunziata merita giustizia. 7.7.2017". Momenti che hanno emozionato gli stessi calciatori e la dirigenza oplontina, con in testa il presidente Antonio Nuzzo. 

A morire quel giorno fu anche Pasquale Guida, tifosissimo del Savoia e membro del tifo organizzato.

Il gesto della squadra è stato molto apprezzato dai familiari di Pasquale e Anna Duraccio (la moglie, anche lei deceduta insieme ai due figli Francesca e Salvatore). Alfredo, fratello di Anna, ha voluto ringraziare il Savoia per la sensibilità dimostrata. «Abbiamo provato un'emozione immensa nel vedere tutti i giocatori, la società ed i tifosi, raccogliersi accanto a quello striscione - dice Alfredo -, mentre dagli spalti si dedicava la vittoria agli otto angeli, che in quel giorno disgraziato hanno perso la vita. In primis gli Ultras, perché, nei loro cori riecheggiano sempre i loro nomi. La società ed i giocatori, perché avevano promesso quella Coppa alla città ma soprattutto avevano promesso di vincerla per le vittime del crollo. Questa vittoria, oltre a renderci felici in quanto tifosi del Savoia e cittadini di Torre Annunziata, siamo certi che abbia strappato un sorriso a tutte le vittime del crollo, rendendoli fieri ed orgogliosi da Lassù. Grazie per la vostra vicinanza ed il vostro affetto - conclude Alfredo rivolgendosi a squadra e club -, aspettando che la Giustizia faccia finalmente luce».

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