A cura della Redazione

Un nuovo striscione è apparso sotto ciò che rimane del palazzo crollato sulla Rampa Nunziante a Torre Annunziata il 7 luglio scorso, spegnendo prematuramente le vite di otto persone rimaste intrappolate sotto le macerie.

"Torre Annunziata merita giustizia. 7.7.2017", è il testo. Lo stesso comparso su altri striscioni che nel corso di questi mesi sono stati collocati in diverse zone della città oplontina, anche nei pressi del Tribunale. Questa volta, però, a caratterizzarlo non è l'immagine delle otto vittime bensì la foto con due mani ammanettate dietro la schiena.

Un messaggio forte, indirizzato presumibilmente alla magistratura che sta indagando sulle cause del crollo. La speranza, seppure racchiusa in forme di espressione che possono apparire d'impatto, è che gli eventuali colpevoli di quella tragedia vengano individuati e giudicati.  

Intanto, sul fronte delle indagini, è quasi giunto al termine il lavoro del superperito nominato dalla Procura oplontina, il prof. Nicola Augenti, sulle cause che hanno provocato il crollo dell'ala restrostante dello stabile. Solo allora i magistrati potranno prendere le decisioni circa eventuali rinvii a giudizio dei tredici indagati. E finalmente si saprà qualcosa in più su questa tragedia.

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