A cura della Redazione

Due importanti provvedimenti per lo sviluppo del territorio campano, in particolare di Napoli e provincia, e di Salerno, sono stati adottati dalla giunta regionale della Campania.

Innanzitutto, è stato definito lo schema di protocollo con il Ministero dello Sviluppo Economico per la riconversione e la reindustrializzazione delle Aree di Crisi Complesse. Una misura che riguarda da vicino la zona di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, che insieme costituiscono l'ACC del litorale vesuviano (oltre ad Acerra-Marcianise-Airola e Battipaglia-Solofra).

L'obiettivo è quello di far decollare gli investimenti con lo strumento ageevolatico dei Contratti di Sviluppo.

«La Regione e il Ministero dello Sviluppo Economico si impegnano, con questo protocollo, a individuare, nell’ambito dell’Accordo di Programma quadro già sottoscritto con il Governo, una linea di contratti di sviluppo dedicata al finanziamento dei Programmi di investimento localizzati nelle Aree di Crisi Complessa e indirizzati ai progetti di riconversione e riqualificazione industriale, che verranno elaborati e resi operativi in rapporto con il MISE e con Invitalia - spiegano il presidente Vincenzo De Luca e l'assessore alle Attività Produttive, Amedeo Lepore -. Si tratta di un provvedimento di grande importanza per affrontare le situazioni di crisi industriale più rilevanti della Regione Campania allo scopo di rendere possibile una nuova fase di ripresa produttiva, di salvaguardia e di incremento dell’occupazione».

Pubblicato poi sulla Gazzetta Ufficiale, ed è divenuto esecutivo martedì 27 febbraio, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo al Regolamento per l’istituzione delle Zone Economiche Speciali (ZES). Si tratta di un impegno mantenuto dal Governo e dal Ministro per la Coesione Territoriale e per il Mezzogiorno, che permette alle Regioni del Sud Italia di proporre i Piani di Sviluppo Strategico per ogni singola ZES.

«Il decreto di attuazione delle ZES - dicono ancora De Luca e Lepore - è un provvedimento di grande importanza per la regolamentazione e l’avvio concreto delle Zone Economiche Speciali. Diamo atto al Governo di aver raggiunto questo obiettivo entro il mese di febbraio, come si era impegnato a fare, e ringraziamo il ministro De Vincenti per la sua costante dedizione, per il continuo confronto realizzato con tutte le Regioni meridionali, di cui ha recepito pienamente le indicazioni, e per un lavoro intenso indirizzato a favorire l’attrazione di nuovi investimenti e lo sviluppo produttivo del Mezzogiorno».

Il Piano di Sviluppo Strategico della Campania, comprende i porti di Napoli e Salerno e le principali aree retroportuali della regione, e mira alla individuazione e allo sviluppo dei nodi logistici e produttivi del territorio.

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