A cura della Redazione

Si terranno venerdì 6 aprile i funerali di Nunzio Viola e Lorenzo Mazzoni, rispettivamente di 52 e 25 anni, i due operai della Labromare morti nell'incidente avvenuto il 28 marzo scorso al porto di Livorno.

Stavano lavorando alla bonifica di una cisterna dei Depositi Costieri Neri, nell'area commerciale dello scalo marittimo toscano. Una esplosione ha ucciso i due dipendenti della società specializzata in bonifiche ambientali.

Viola, di Torre Annunziata, era emigrato in Toscana oltre venti anni fa per cercare lavoro. Insieme alla moglie Pasqualina (Lina) Cirillo viveva a Collesalvetti, Comune in provincia di Livorno. Aveva quattro figlie, Margherita, Maria, Valeria e Lucia, e due nipotini.

Le esequie di Viola si svolgeranno proprio nella cittadina in cui viveva, alle ore 11, presso la Chiesa San Jacopo Apostolo di Vicarello. Quelle del collega Mazzoni, invece, a Livorno. In entrambe le città, i sindaci Lorenzo Bacci e Filippo Nogarin hanno proclamato il lutto cittadino.

Anche l'Amministrazione comunale di Torre Annunziata ha ricordato Viola con un manifesto funebre: «Il Comune si associa al dolore che ha colpito la famiglia per la perdita del caro Nunzio».

Sul fronte giudiziario, la Procura livornese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo. Sarebbero dieci gli indagati - tra i vertici della Labromare e della Depositi Costieri Neri - in virtù di un atto dovuto, precisano i magistrati. Difatti, l'avviso di indagine è stato notificato per consentire alle parti di nominare i periti per assistere alle autopsie delle due vittime, conclusesi nella giornata di ieri, 5 aprile, all'ospedale Santa Chiara di Livorno.

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