A cura della Redazione

Con l’inizio dei lavori per l’installazione delle due cisterne di gasolio nell'area portuale di Torre Annunziata, ad opera della Isecold, tornano d'attualità i temi legati alla sicurezza e alla salvaguardia ambinetale in relazione alle nascenti strutture.

La vicenda ha avuto inizio nel 2015, quando venne rilasciato dall’Ufficio tecnico comunale di Torre Annunziata, previa acquisizione di pareri favorevoli di organi ed enti interessati (Ministero, Demanio, Dogana, Vigili del fuoco, Capitaneria di Porto, ASL, Soprintendenza dei Beni Ambientali e Arpac), un nuovo “permesso a costruire” due serbatoi di gasolio. 

Con questa nuova "tappa", si è riacceso il dibattito tanto da arrivare fino ai palazzi del Governo. Il deputato del Movimento 5 Stelle, Luigi Gallo, ha infatti presentato al Ministero dell’Ambiente una interrogazione affinché solleciti la Soprintendenza a fornire risposte in merito ai quesiti inoltrati a suo tempo dal Movimento. 

«Della questione - afferma, invece, il sindaco oplontino, Vincenzo Ascione - si è ampiamente discusso nella seduta straordinaria di Consiglio comunale del 28 dicembre scorso, con la presenza anche di autorevoli rappresentanti del M5S. In questi mesi molto è stato detto sulla vicenda, facendo leva anche sulle paure dei cittadini relative a presunte cause di pericolosità e di inquinamento ambientale del sito. Va detto che tutto si è svolto nel pieno rispetto della legge. Vorrei ricordare - continua il primo cittadino - che il tratto di spiaggia dove saranno realizzati i due serbatoi è area portuale con destinazione commerciale, nel tempo insabbiatasi per lo sversamento anche di liquami fognari. Quello che posso assicurare è che vigileremo affinché tutto avvenga nel massimo rispetto delle norme relative alla sicurezza ed a quelle in materia ambientale. Sono comunque disponibile - conclude Ascione - ad un confronto per tranquillizzare i cittadini ed evitare inutili allarmismi». 

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