«Sono lo scugnizzo che ha portato il mare dove non c'era». A parlare è Fabio Tammaro, famoso chef del ristorante "Officina dei sapori" di Verona, ma innanzitutto torrese doc! La sua storia inizia nei vicoli di Torre Annunziata, «il paese che mi ha visto crescere - ci dice Fabio - e che porto sulla mia pelle». Non ci crederete ma è effettivamente così, nel senso letterale della parola. Infatti sul suo braccio sinistro ha tatuato addirittura le coordinate geografiche di via Dante, la strada dove è vissuto fin da piccolo.

«Ho scoperto la passione per la cucina perché ho avuto la fortuna di vivere in una famiglia dove mia madre Leonilda Balzano e mia nonna Maria Mercedula cucinavano insieme tutti i giorni». Così ci spiega Fabio, che poi si è diplomato con ottimi voti all'istituto alberghiero di Vico Equense. Ha iniziato la gavetta alla Vela di via Prota, a Palazzo Vialdo e alla Torre di Bassano di Torre del Greco. Poi il volo verso noti ristoranti in tutt'Italia e all'estero, prima di approdare sulle rive dell'Adige, a Verona, dove si è stabilito.

«Ma la mia città di origine è tatuata non solo sulla mia pelle ma anche nel mio cuore e nella vita di tutti i giorni», parole di Fabio. Che continua così: «I sapori di Torre Annunziata sono nei miei piatti a base di pesce e frutti di mare (a proposito, dietro l'orecchio sinistro ha come tatuaggio una lisca di pesce!, ndr), gli unici ingredienti che insieme alla pasta fanno parte della mia cucina. Anche se a volte mi diletto a preparare piatti tradizionali come pasta e patate, con fagioli e altri ottimi primi che mi hanno insegnato le mie due "maestre" in casa fin da ragazzo». Oramai "Officina dei sapori" è sulle guide Michelin ed è meta dei palati più raffinati di Verona, tanto è vero che Fabio è intervistato da diverse televisioni.

E recentemente i "The creative brothers", dei giovani della città scaligera, hanno voluto realizzare un video su di lui, in occasione di un evento durante il quale si è esibito in lezioni di scuola di cucina, di social cooking come vengono definite. Supervisionando piatti a base di mare, preparati da appassionati di buona cucina che si mettono ai fornelli non solo per cimentarsi con amici e parenti in campo gastronomico, ma anche per socializzare e conoscere altre persone. Tutto ciò nel locale "La Soffritta" del suo amico Rino Polacco, accompagnandoli con l'ottimo vino Tria.

Insomma Fabio Tammaro rappresenta oggi un "torrese nel mondo" che rende orgogliosa del suo successo un'intera comunità

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