A cura della Redazione

La linea ferroviaria FS Torre Annunziata-Castellammare non sarà soppressa. Lo annuncia Rete Ferroviaria Italiana che, in risposta a una richiesta a firma della deputata Teresa Manzo e del consigliere regionale Tommaso Malerba (entrambi esponenti M5S) ed inviata anche al Ministero dei Trasporti e alla Regione Campania, "ci ha informato - dicono - che non solo al momento non è prevista alcuna soppressione, ma che l’offerta di trasporto è stata addirittura potenziata prevedendo, nei giorni feriali, con 86 treni, 11 corse in più rispetto al precedente orario in vigore fino al 9 dicembre scorso, con un cadenzamento medio di 30 minuti. Né subirà alcuna riduzione il servizio tra i terminal Torre Annunziata Centrale e Castellammare di Stabia, tratta coperta con 14 treni al giorno".

La soppressione era stata oggetto di una vera e propria querelle tra i Comuni di Torre Annunziata e quello di Castellammare, con l'Amministrazione del primo che aveva sollecitato la chiusura della tratta in questione - da sostituirsi con servizio di navetta su gomma - a causa dei tempi biblici di riapertura dei passaggi a livello, dopo il transito dei convogli, in zona Rovigliano, con conseguente congestionamento del traffico veicolare.  L'esecutivo del sindaco Vincenzo Ascione approvò anche una delibera al riguardo. 

"La richiesta del Comune di Torre Annunziata - spiegano ancora Manzo e Malerba -, non tiene conto del significativo flusso di turisti e pendolari che fruiscono ogni giorno di questo servizio per raggiungere il capoluogo fino al terminal dei Campi Flegrei. Tale soluzione andrebbe contestualizzata con una strategia dettagliata e una precisa pianificazione di un servizio sostitutivo di navette su gomma o di linea tranviaria leggera su gomma, quest’ultima prevista anche dalle linee guida del Grande Progetto Pompei, di cui al momento non c’è alcuna traccia. Il nostro impegno - concludono gli esponenti pentastellati - sarà quello di chiedere l’attivazione, fin da subito, di un tavolo regionale finalizzato a pianificare il rilancio, soprattutto in termini di ricaduta turistica, di una tratta ferroviaria che a nostro avviso non solo non va soppressa, ma rilanciata e valorizzata”.

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