A cura della Redazione

Crollo di Rampa Nunziante: anche l'avvocato Massimo Lafranco è accusato di omicidio colposo plurimo. Il prossimo 6 febbraio, il professionista oplontino sarà dinanzi al gup del tribunale di Torre Annunziata, Mariaconcetta Criscuolo, che valuterà la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal procuratore Alessandro Pennasilico, che ha chiesto il nuovo processo per Lafranco, già a giudizio per altri reati.

Nel corso delle indagini sul crollo che causò la morte di otto persone (i coniugi Giacomo Cuccurullo ed Edy Laiola, con il figlio Marco; i coniugi Pasquale Guida e Anna Duraccio, con i figli Francesca e Salvatore; la signora Pina Aprea) all'alba del 7 luglio 2017, la Procura di Torre Annunziata avrebbe riscontrato un nuovo dato certo: Massimo Lafranco stava vendendo l'appartamento a Gerardo Velotto (altro indagtao nell'inchiesta), ma sarebbe stato a conoscenza dei lavori irregolari (secondo gli inquirenti) in corso in quella proprietà. 

Con l’accusa di omicidio colposo sono stati rinviati a giudizio lo stesso Velotto, gli architetti Aniello Manzo e Massimiliano Bonzani, e l'operaio Pasquale Cosenza. Il 28 febbraio ci sarà la prima udienza anche per tutti gli altri. 

Infine, sempre il 6 febbraio, inizierà il processo per Roberto Cuomo (amministratore del condominio), anche lui avvocato e socio di studio di Lafranco, che però aveva chiesto il giudizio immediato, saltando l'udienza preliminare.

Gli altri dieci indagati (per la maggior parte i proprietari degli appartamenti) devono rispondere invece del reato ipotizzato di falso ideologico in atto pubblico.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook