Tre anni fa i Setaro, la più famosa famiglia di pastai di Torre Annunziata, hanno festeggiato alla Cantina del Vesuvio gli ottanta anni di attività del loro pastificio nato nel 1939.

Come invitato pensai di far loro, come omaggio, una ricerca sulle loro origini, che consegnai a Vincenzo Setaro (il secondo da sinistra nella foto in basso). Adesso la ripropongo sinteticamente per i lettori di torresette.news, anche perché risale addirittura alla fine del Settecento.

Le origini della famiglia Setaro

Il 25 marzo del 1790 nacque Sebastiano Nunziato Setaro. Il padre Gennaro, coltivatore e venditore di ortaggi, era purtroppo già morto da alcuni mesi e la madre Angela Iovene, filatrice, lo partorì quindi da vedova.

All’età di ventitré anni, il 17 agosto 1813, Sebastiano sposò Lucia Sannino, che aveva appena sedici anni, figlia di Gaetano e Brigida Cirillo, che gestivano “La taverna della Marina” nella zona di via Castello. Il primo settembre 1814 venne alla luce il primogenito, Gennaro, che prese il nome del nonno paterno. Seguiranno altri sei figli, ma tra essi quello che ci interessa è Tommaso, nato il 28 dicembre 1829, quando i genitori già gestivano loro la taverna dopo la morte dei genitori di Lucia.

Sei anni dopo Sebastiano scomparve all’età di 45 anni e la moglie venti anni dopo il marito, a 57 anni. Ma Lucia fece in tempo a vedere il matrimonio del figlio Tommaso, ortolano, con Rosa Barbarulo, il 15 novembre 1854. I due avranno diversi figli, ma quello che riguarda la discendenza dei Setaro fu Vincenzo, nato il 12 novembre 1860. Da giovane contadino contrasse il matrimonio con Maria Michela Ammirati, il 18 giugno 1885.

Dopo la nascita persero addirittura tre figli che avevano il nome del nonno Tommaso. Nel frattempo, però, era nato Nunziato il 29 aprile 1889, che all’età di diciotto anni rimase orfano della madre, e poi del nonno Tommaso l’anno dopo.

Nel 1912 il padre Vincenzo si risposò, il 16 novembre, con Anella Di Napoli, di Pagani, vedova anche lei. Due anni prima, il 17 dicembre 1910, si era sposato il figlio Nunziato, con Irene Visciano, di Boscotrecase. L’anno successivo nacque il figlio Vincenzo il 15 ottobre 1911, seguito da Maria, Aniello, Matteo, Nunzio, Tommasina (detta Catina) e Michele, che purtroppo morì il 14 luglio 1938.

L’inaugurazione del pastificio in via Mazzini

L’anno dopo Nunziato inaugurò il pastificio in via Mazzini, la cui attività fu continuata dai figli Vincenzo come coordinatore, Catina come amministratrice, Nunzio come meccanico e Matteo addetto alla vendita. Nunzio sposò Elena Aruta nata ad Angri. Ebbero quattro figli maschi: Nunziato, Giovanni, Vincenzo (che attualmente gestiscono il pastificio) e Michele che vive a Monza (foto in basso). Nunziato, fondatore del pastificio, è scomparso il 4 luglio 1971 a ottantadue anni e il padre Vincenzo il 16 marzo 1945 a ottantacinque anni.

Una tradizione, quella della pasta Setaro, lunga ottantatré anni, diffusa in tutto il mondo e recentemente esposta per quattro giorni in uno stand a La Ciotat, città francese gemellata con Torre Annunziata, riscuotendo un grande successo di pubblico.  Persino un imprenditore, Nicolas Dasi, proprietario del ristorante “Basta così” di Allauch (Marseille), mi ha chiesto l’indirizzo del pastificio Setaro per contattare Vincenzo Setaro e comprare la sua ottima pasta.

(La foto della home page è tratta dal sito setaro.it)