A cura della Redazione

Ieri mattina, presso le Terme Vesuviane di Torre Annunziata, si è tenuto l’incontro tra la dirigenza del Savoia Calcio e i tifosi per parlare del futuro della squadra e dello stadio Giraud all'indomani della conferenza stampa dei commissari prefettizi del Comune.

Si è fatta chiarezza su una vicenda, quella dello stadio, che sta a cuore all'intera comunità. 

Invitati dalla società anche i candidati sindaci alle prossime elezioni comunali a Torre Annunziata. Presenti Carmine Alfano (Alleanza Straordinaria), Mariantonietta Zeppetella (M5S) e Lucio D’Avino (Oplonti Futura). Assente il candidato di centrosinistra Corrado Cuccurullo.

La sala delle Terme Vesuviane è piena. Emanuele Filiberto, Nazario Matachione, Arcangelo Sessa, Francesco Servillo e Raffaele Auriemma fanno gli onori di casa per il Savoia. Il senatore Orfeo Mazzella e l’onorevole Annarita Patriarca prendono posto in prima fila con i candidati dei loro schieramenti.

“Non possiamo tenere fuori la politica dal Savoia perché per giocare abbiamo bisogno dello stadio – spiega Matachione -. La nostra società non è né di destra, né di centro, né di sinistra. Ma appoggia da questo momento i tre candidati sindaco che sono qui e hanno mostrato interesse per il Giraud”.

Il prof. Alfano è intervenuto prendendo un impegno solenne: «Quando sarà eletto sindaco, prometto di consegnare un Giraud al passo coi tempi non solo al Savoia ma all'intera città di Torre Annunziata. Il calcio è uno strumento di aggregazione per i giovani e Torre Annunziata ha bisogno di coinvolgere i ragazzi con ogni mezzo per avviare un nuovo corso”.

La prof Zeppetella ha sottolineato l’importanza del calcio. “E’ una tradizione, la squadra è il simbolo della città”.

L’avv. D’Avino ha affermato di essere tifoso del Savoia. “Seguo spesso la squadra, sono andato anche a Cardito, lo stadio, come le altre cose, rientra tra i beni”. 

Al termine dell'incontro, il club ha consegnato due maglie personalizzate per ogni gruppo della Curva Sud e poi delle targhe a tifosi che si sono distinti per la loro vicinanza alla squadra. “Questa è solo la prima premiazione, poi ce ne saranno altre”, dicono i dirigenti.

Vengono così premiati Antonio Cristiano conosciuto da tutti come Teskio, Salvatore Carpentieri detto Lolò, Ciro Vitagliano, Antonio Zatico e Ciro Amore detto il Polacco. Quest’ultimo ha commosso la sala quando, ricevendo la targa, ha voluto dedicarla a Pasquale Guida, suo amico fraterno e grande ultras del Savoia scomparso nel crollo del palazzo di Rampa Nunziante.