A cura della Redazione

Quanto accaduto domenica 25 febbraio ad Afragola per l’incontro di calcio Afragolese-Savoia offre lo spunto per alcune riflessioni. Considerazioni che periodicamente e con una puntualità disarmante siamo costretti ad evidenziare noi che dello sport e degli avvenimenti agonistici vorremmo raccontarne esclusivamente il bello.

Iniziamo con un primo interrogativo: può il presidente del Comitato Regionale Campania Lega Nazionale Dilettanti della F.I.G.C., Salvatore Gagliano (nella foto), preoccuparsi esclusivamente di smentire sue presunte dichiarazioni in merito agli atti di violenza perpetrati ieri ad Afragola anziché stigmatizzare a prescindere queste autentiche vergogne?

Ieri sera, nel corso di una trasmissione televisiva, il massimo esponente del calcio dilettantistico regionale si è affrettato a ricorrere al comodo atteggiamento pilatesco ricordando a tutti che lui giudicherà i fatti solo dopo aver letto il referto dei due commissari di campo designati. Da un “presidente” forse i telespettatori si sarebbero aspettati una fermissima presa di posizione contro le scene indegne di ordinaria follia di Afragola. Gagliano ha quasi ignorato che due giornalisti, Rodolfo Nastro e Giuseppe D’Ambrosio, della testata solosavoia.it di Torre Annunziata, sono stati accerchiati, minacciati, colpiti e costretti ad allontanarsi dallo stadio prima dell’incontro senza, peraltro, poter svolgere il lavoro per il quale erano stati regolarmente accreditati.

Nessun commento o manifestazione di solidarietà. Quando prenderà coscienza di questi ignobili atti? Alla lettura del referto dei commissari che, non avendo il proverbiale dono dell’ubiquità, non avranno mai la possibilità di “certificare” queste gratuite viltà?  

Dell’assalto al bus che trasportata la squadra del Savoia e all’auto del presidente della formazione di Torre Annunziata, poi, ne hanno parlato decine di testate sin dalle prime ore della mattinata. E’ addirittura intervenuta ufficialmente l’amministrazione comunale di Torre Annunziata per condannare l’accaduto, però Gagliano preferisce non esprimere giudizi “affrettati” posticipandoli a dopo la pubblicazione degli atti ufficiali dei commissari di campo.  

Ma le istituzioni sportive, dopo fatti di una gravità così palese, perché preferiscono il silenzio?

E, infine, riusciremo mai in Italia ad emulare il modello anglosassone e a punire in maniera immediata ed esemplare i responsabili di queste brutalità? La nostra testata è a disposizione di chiunque voglia fornire risposte. Anche del presidente del Comitato Regionale Campania Lega Nazionale Dilettanti della F.I.G.C., Salvatore Gagliano.

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