A cura della Redazione

Tentato omicidio di un parente per un bambino conteso: patteggia 4 anni e mezzo e va ai domiciliari dopo cinque mesi in carcere.

R. F., 25 anni, incensurato, è accusato di aver accoltellato S. R., 30enne di Torre Annunziata, dopo una doppia discussione maturata in ambito familiare, proprio durante i festeggiamenti per la Madonna della Neve, lo scorso 22 ottobre. Il 30enne era rimasto ferito a coltellate al culmine di una lite avvenuta lungo il corso Vittorio Emanuele, a poca distanza dalla Basilica, tra le bancarelle. Per questo episodio, i carabinieri della Stazione di Torre Annunziata, guidati dal luogotenente Egidio Valcaccia, avevano subito effettuato l'arresto del giovane che, su richiesta dell'avvocato Anna Fusco, dinanzi al gup Antonello Anzalone del tribunale di Torre Annunziata, ha patteggiato la condanna a 4 anni e mezzo, ottenendo il beneficio degli arresti domiciliari.

La prima lite, tra l'altro, sarebbe avvenuta addirittura in chiesa, durante i festeggiamenti per la Santa Patrona di Torre Annunziata, quando la vittima avrebbe avvicinato alcune parenti del 25enne e avrebbe avuto una discussione per motivi familiari. Di sera, poi, si sarebbe completato il quadro, con il raid punitivo finito nel sangue.

Il 25enne, dopo il racconto delle due donne, era tornato tra le bancarelle di Torre Annunziata per chiarire l'accaduto. E, dopo una seconda discussione, i due erano prima venuti alle mani, poi era spuntato un coltello. Per fortuna, il 30enne aveva riportato ferite poco profonde all'addome e al volto. L'imputato, invece, era stato arrestato sotto casa durante la notte e trasferito subito in carcere con l'accusa di tentato omicidio.

Dopo la confessione e la richiesta delle scuse, il patteggiamento ha chiuso rapidamente la vicenda giudiziaria. Il giovane, da ieri, è tornato a casa, a Torre Annunziata.

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