A cura della Redazione

Rapinavano uffici postali e banche nelle province di Napoli, Caserta e Salerno, sette persone arrestate. La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini, nei confronti di Vincenzo Esposito, 59 anni, Francesco Flessigno, 45 anni, Giovanni D'Ambrosio, 46 anni, Tommaso Esposito, 62 anni, Enrico Iale, 58 anni, Massimo Cacciapuoti, 49 anni, e Alessio Taurino, il pià giovane della banda, 22 anni.

Sono gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, mediante l’utilizzo di armi da fuoco. Tra queste, due sono state messe a segno nel Vesuviano, a Ercolano e Volla.

Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Commissariato di Portici-Ercolano, coordinate dalla Procura partenopea, sono state avviate in seguito ad una rapina consumata ai danni delle Poste di Ercolano nel febbraio 2022. L’analisi dei filmati, estratti dai sistemi di videosorveglianza, e le successive intercettazioni telefoniche ed ambientali, installate all’interno dei veicoli utilizzati per la commissione dei raid, hanno consentito di individuare, nel ruolo di capo e promotore della banda, Vincenzo Esposito, già ristretto agli arresti domiciliari durante l’epoca dei fatti, e nel ruolo di organizzatori Flessigno e D'Ambrosio. La base operativa del sodalizio criminale era a Napoli.

Presi di mira gli uffici postali di Mondragone, Scafati (qui ci fu una tentata rapina), Castel Volturno, Napoli (via Gomez D’Ayala) e Marano, rispettivamente nei mesi di febbraio, aprile, novembre 2022 e febbraio 2023.

Inoltre, sono stati individuati gli autori di due rapine consumate in danno della Banca BPER di Volla, dove sono stati asportati più di 270.000 euro, e Intesa San Paolo di Napoli (via Nazionale delle Puglie), qui furono sottratti più di 140.000 euro, avvenute nei mesi di aprile ed agosto dello scorso anno.

Gli eventi sono stati preceduti da preliminari ed accurati sopralluoghi e l’esecuzione degli stessi è avvenuta mediante travisamenti originali, anche con abiti femminili.

I malviventi entravano nei locali e, armi in pugno, minacciando gli addetti, si facevano consegnare il denaro, tra la paura dei dipendenti e degli utenti.

Vincenzo Esposito, detto il Francese, è stato in passato già destinatario di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale di Napoli ed eseguito nel mese di aprile del 2022 dalla Squadra Mobile di Napoli e dal R.O.S. dei Carabinieri partenopeo, in quanto ritenuto autore, insieme ad altri cinque soggetti, a vario titolo, del furto e della ricettazione del preziosissimo dipinto riproducente l’icona il Cristo Benedicente, meglio conosciuto come “Salvator Mundi”, attribuito alla Scuola di Leonardo da Vinci, risalente al XVI secolo.

L’opera, di ingente valore storico ed artistico, era stata venduta dalla casa d’asta Christie’s di New York per un valore di 450 milioni di dollari. Inoltre, il 15 febbraio scorso si era sottratto all'ordine di esecuzione emesso dalla Procura di Benevento - Ufficio Esecuzioni Penali - a seguito di revoca della detenzione domiciliare disposta dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli, dovendo espiare la pena residua di 25 anni e 4 mesi di reclusione. Lo stesso, all'esito di attività d'indagine, corroborata da attività tecnica, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, è stato rintracciato lo scorso 22 Marzo a Casoria (NA) da personale della Squadra Mobile.