A cura della Redazione

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata ha convalidato l’arresto di Severino Tommaso, disponendo per lui la misura della custodia cautelare in carcere. L’uomo è indagato per i reati relativi all’omicidio e alle lesioni stradali aggravate.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre, a Torre del Greco, l’indagato avrebbe provocato un tragico incidente in cui ha perso la vita l’assistente capo di Polizia Aniello Scarpati, mentre l’agente scelto Ciro Cozzolino ha riportato ferite gravissime.

La decisione del GIP

Il GIP, accogliendo integralmente le richieste della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, ha ritenuto sussistenti i presupposti della “quasi flagranza” del reato e la necessità di applicare la misura cautelare più severa, in considerazione della gravità dei fatti e della personalità dell’indagato.

Dalla ricostruzione contenuta nell’ordinanza emerge che Severino avrebbe guidato la propria auto in condizioni di alterazione psicofisica, risultando positivo alla cocaina e con un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge. Inoltre, avrebbe viaggiato a velocità elevatissima, ignorando le ripetute richieste dei passeggeri – tra cui tre minorenni – di rallentare.

L’omissione di soccorso

Dopo l’impatto, secondo quanto riportato nel provvedimento, l’indagato si sarebbe fermato soltanto per fumare una sigaretta, per poi allontanarsi dal luogo dell’incidente senza prestare soccorso né agli agenti investiti né agli altri passeggeri del veicolo.

Il giudice ha sottolineato come l’imputato abbia manifestato una “notevolissima potenzialità offensiva”, ponendosi alla guida “in stato evidentemente alterato” e causando un evento “tragico e ingiusto, tanto più in quanto evitabile”.

Condotta di estrema gravità

Il GIP ha descritto il comportamento dell’indagato come caratterizzato da un “livello di colpa elevatissima”, evidenziando diversi elementi: la preventiva assunzione di alcol e droghe, la velocità eccessiva, la mancanza di rispetto per i richiami dei passeggeri, l’omissione di soccorso e la successiva fuga.

Inoltre, il giudice ha ricordato che Severino risulta gravato da precedenti penali per lesioni personali e porto d’armi, elementi che hanno inciso nella valutazione della sua pericolosità sociale.

“Totale incapacità di rispettare le regole”

Nell’applicare la misura della custodia cautelare in carcere, il GIP ha ritenuto che la “assoluta gravità delle condotte” e la “personalità del reo” rendano impossibile l’adozione di misure alternative. Secondo il giudice, l’indagato ha mostrato una “totale incapacità di trattenere le proprie spinte criminose” e non offre garanzie di non commettere altri reati in futuro.

La Procura di Torre Annunziata ha diffuso la notizia per “assicurare una corretta informazione”, sottolineando l’elevata rilevanza sociale e mediatica del caso, che ha scosso profondamente la comunità di Torre del Greco e il corpo di Polizia di Stato.

Intanto oggi, mercoledì 5 novembre, si sono svolti i funerali solenni di Aniello Scarpati.

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