Manca sempre meno allo start del Grande Fratello Vip, previsto per il prossimo 19 settembre.

Alfonso Signorini è a lavoro insieme alla sua squadra per definire gli ultimi dettagli di un’edizione, la settima, che si preannuncia ricca di colpi di scena. Il conduttore si sta affidando ai social per svelare indizi sui vipponi che varcheranno la soglia della Casa più spiata d’Italia, e la scorsa settimana, attraverso le colonne del settimanale Chi, da lui diretto, ha svelato il nome del primo concorrente ufficiale.

Giovanni Ciacci: "Sono sieropositivo e mi piacerebbe parlarne nella Casa"

Si tratta di Giovanni Ciacci, opinionista televisivo ed esperto di moda. Nel corso dell’intervista, quest’ultimo ha rivelato di essere sieropositivo, e di voler approfittare della sua partecipazione al reality di Canale 5 per parlare ed affrontare questo tema particolarmente delicato che lo vede coinvolto in prima persona.

Sono sieropositivo e mi piacerebbe parlarne. Negli anni ’80 la parola HIV era sinonimo di morte. Le cure antiretrovirali non si erano ancora trovate, moriva un sacco di gente. Per chi si infettava la sieropositività era solo l’anticamera dell’Aids che lo avrebbe condotto dritto al cimitero. Oggi, con le cure, il tasso virale nel sangue viene annullato e non ci si ammala più di Aids. Certo, si muore ancora: chi non può o non vuole curarsi o chi si accorge troppo tardi della sua sieropositività, magari in Aids conclamato. Ecco, in questi casi è difficile intervenire con successo sulla malattia”.

Alfonso Signorini: "Ho dovuto convincere Mediaset"

Ed è proprio riguardo all’argomento Hiv e al desiderio di volere Giovanni Ciacci nel cast della nuova edizione del GF Vip, Alfonso Signorini ha dichiarato in una recente intervista a Libero Quotidiano di aver dovuto “forzare la mano” con Mediaset affinché potesse essere modificato il regolamento del reality. Infatti, la regola vuole che chi è sieropositivo non può partecipare, ma Signorini ha aperto un dialogo con i vertici del Biscione, spiegando che era impensabile avere sulla questione lo stesso punto di quarant’anni fa.

Ciacci lo volevo già l’anno scorso. Ma era risultato positivo all’Hiv, e per il vecchio regolamento di tutti i reality, se sei sieropositivo non puoi partecipare. Non che fosse una novità: non sai quanti attori, sportivi e manager lo sono, ma si è sempre preferito silenziare la cosa. Onore a Ciacci e al suo coming out. Quel divieto in tv era comprensibile negli anni ’80, quando di Aids si moriva sempre. Ma, da dieci anni, con le cure antiretrovirali il malato sopravvive, anzi vive come una persona normale. Sicché ne ho fatto una battaglia di principio. Mi rendo conto che possa stonare. E’ difficile, in un programma di trenini, gossip e risate, ma credo sia doveroso sfruttare un pubblico televisivo così ampio”.