Nella Casa del Grande Fratello, l’idillio tra Massimiliano Varrese e Beatrice Luzzi è giunto al termine. L’attore non sopporta più le provocazioni della coinquilina, e a tavola i due discutono di una battuta, fatta da Beatrice, che Massimiliano ha trovato di cattivo gusto.

La Luzzi cerca il sostegno di Monia La Ferrera con uno sguardo e questo fa infuriare Varrese, il quale crede che l'attrice voglia manipolare la sua ex e portarla dalla sua parte. Beatrice si mette a sparecchiare e non dà adito a polemiche, mentre Massimiliano si mette a litigare con Monia. Lui è intervenuto per difenderla, perché teme che l'interesse di Beatrice sia proprio quello di metterli contro. L’assistente di volo, però, pare non apprezzare il gesto. Ha una bocca per parlare e un cervello pensante, di certo non necessita del suo aiuto. Può intervenire come e quando vuole, senza che lui risponda al posto suo.

Mentre è intenta a lavare i piatti, Monia viene raggiunta da Varrese che ribadisce il suo pensiero. Beatrice vuole mettere zizzania tra loro due. La donna è categorica: non deve permettersi mai più di escluderla, sa difendersi benissimo da sola. "Non l'ho fatto per difendere te, l'ho fatto per difendere me", afferma l'attore, convinto che la Luzzi abbia messo in mezzo Monia per colpire lui. La siciliana, però, non ritiene la sua interpretazione corretta: lei aveva assistito all'episodio incriminato e aveva tutto il diritto di dire la sua. Ma Massimiliano glielo spiega nuovamente: il problema è che, secondo lui, l'attrice vuole farli litigare ma lui non glielo permetterà. Monia accetta il suo punto di vista, ma che sia chiaro: non ha bisogno del suo aiuto per difendersi.

Più tardi, Beatrice riprende il discorso. Secondo lei è proprio Massimiliano a metterla in mezzo. Dal suo punto di vista, è lui che la attacca sempre perché cerca visibilità. Ma lei non ne può più degli insulti continui. Lui ribadisce il suo pensiero e ripete di non volere che venga messa in mezzo Monia. Anche quest'ultima non fa che sottolineare il concetto precedente: “Non voglio essere difesa”.