Negli ultimi giorni, Vittorio Menozzi è diventato uno dei concorrenti del Grande Fratello più chiacchierati. Il suo cambio di rotta che lo ha visto allontanarsi sempre di più da Beatrice Luzzi per avvicinarsi alla fazione ostile all’attrice sta facendo discutere anche all’interno della Casa di Cinecittà. Greta Rossetti e Paolo Masella, nello specifico, hanno analizzato il comportamento del modello.

Mi dispiace di averlo messo in dubbio anche per un nano secondo. Gliel’ho pure chiesto e mi ha dato una risposta tale che io non posso non fidarmi di lui – ha detto l’ex tentatrice -. Gli ho chiesto ‘ma io posso fidarmi di te?’ e lui mi ha detto: ‘No, non voglio dirti sì, che poi domani magari ti dò un dispiacere. Tu vivimi, anche fuori – perché qui è diverso – e poi ti darai una risposta’. Come faccio a non fidarmi di una persona che mi dice una roba del genere? Non vedo malizia in lui… Si vede da come sta male quando si litiga che è buono. E’ insicuro, si sente inferiore soprattutto ai ragazzi [...] Sono le sue prime delusioni e le vive ancora amplificate”.

A farle eco Paolo: “E’ bravo, è innocente. Vuole sembrare più forte di quello che è ma non capisce che è giusto che sembri sé stesso. Io gli ho detto ‘hai 23 anni, non guardare me o Anita che abbiamo la tua stessa età però andiamo come trattori’. Il vissuto fa tantissimo”.

Vittorio, dal canto suo, ha trovato conforto in Marco Maddaloni e Federico Massaro. Il primo, in particolar modo, gli ha consigliato di viversi il percorso nella Casa del GF a pieno: “Tu ti sei vissuto la tua amicizia? Lascia sempre le porte aperte perché comunque ti stai male e mi dispiace...è ovvio che ci tieni ancora. Magari se continua così ci terrai fino all’ultimo giorno che starai qui dentro. Più di andarci vicino a chiedere spiegazioni e lasciare le porte aperte non puoi fare. Sorridi, perché sei giovane, hai tutto dalla tua parte. Hai fatto cinque mesi, manca poco. A volte quello che ti manca veramente lo trovi alla fine del percorso. Non pensare che hai preso o dato tutto, magari all’ultimo trovi la risposta giusta che ti serviva per il tuo percorso”.

Federico, invece, gli ha detto: “Sei buono e non sei tonto. Sei più che buono perché dentro di te sai cos’è vero e cosa non lo è. Devi semplicemente ascoltarti ed essere vero con te stesso. Non fregartene degli altri, devi essere in pace con la tua verità. Quello che pensi davvero lo devi dire anche se sono tutti contro di te. Tu sei coerente con ciò che senti nel tuo cuore. [...] Non devi essere un leader, devi essere un compagno. Stimo Bea ma non mi piace tutto di lei, non per questo la stimo meno perché è un essere umano. Le persone hanno tante sfaccettature, non si possono etichettare con un solo aggettivo”.