Continua a tenere banco la vicenda relativa al “gelo” calato tra Belen Rodriguez e Cecilia Rodriguez. In queste settimane si sono rincorsi rumor e indiscrezioni circa i presunti motivi che avrebbero portato le sorelle a litigare. Intervistata dal settimanale Chi, l’ex moglie di Stefano De Martino aveva fatto chiarezza circa il suo rapporto con la sorella: “Non c’è nessun problema fra di noi: nella vita abbiamo litigato almeno cinquemila volte. La vita è lunga, ma siamo sorelle, ci ritroviamo sempre. Non abbiamo bisogno di condividere il nostro rapporto sui social, uso i social per lavoro e per condividere momenti belli con i miei figli, ma non sbatto tutta la mia vita nelle stories. Non sono quelle il termometro per capire come sono i nostri rapporti. Sto condividendo questa gioia immensa (della gravidanza di Cecilia, ndr), come si fa a non condividerla? È meraviglioso e non vedo l’ora di vedere mia nipote. Cecilia ha faticato tanto per arrivare qui, e sono felice che abbia scelto per la sua bambina il nome di nostra nonna, Clara Isabel, una donna che abbiamo amato in modo incredibile”.
Gelo tra le sorelle Rodriguez, ecco com'è iniziato
Tuttavia, stando a quanto rivelato da Gabriele Parpiglia nella sua newsletter, dallo scorso febbraio Cecilia non ha più fatto visita a Belen, nonostante tra la casa delle due sorella sia di poche centinaia di metri. La famiglia avrebbe fatto di tutto per favorire un riavvicinamento, ma ogni tentativo è risultato vano. Parpiglia, però, ha anche ricordato com’è iniziato il chiacchiericcio su questa crisi, ossia quando Ignazio Moser e Belen hanno smesso di seguirsi su Instagram: “Tutto è iniziato quando Belén e Ignazio Moser si sono tolti dai follower a vicenda. Questo non è un dettaglio trascurabile, ma il vero punto di partenza di tutta la vicenda. Non si tratta di una dimenticanza o di un errore tecnico, ma di una scelta deliberata e inequivocabile. È un passaggio che non può essere cancellato dalla memoria di chi vuole ricostruire davvero questa storia, non attraverso interviste di facciata o ricostruzioni fantasiose dei settimanali. Ma saranno solo i protagonisti di questa storia a a raccontare tutto. Quando e se lo vorranno“.