Pier Silvio Berlusconi non ha mai avuto timore di esprimere il proprio pensiero in merito ai contenuti trasmessi sulle reti Mediaset, anche quando si tratta di critiche rivolte a prodotti di punta della programmazione. Tra questi, il Grande Fratello è da anni uno degli osservati speciali dell’AD del Biscione, soprattutto quando si allontana dai valori editoriali che l’azienda intende promuovere.

Critiche alla settima edizione del GF Vip: “Così non va bene”

Le perplessità di Berlusconi erano già emerse con forza due anni fa, durante la settima edizione del Grande Fratello Vip, criticata per eccessi, toni accesi e contenuti giudicati al limite del tollerabile. L’amministratore delegato non si era limitato a un commento generico, ma aveva espresso un giudizio netto: “Ci sono limiti che hanno a che fare con sensibilità e rispetto dei singoli. Ho visto una puntata e così non va bene. La colpa è sempre di chi fa il prodotto. Ci siamo distratti, la colpa è stata nostra”.

Quelle dichiarazioni provocarono un’immediata reazione nella macchina del programma, con Alfonso Signorini che bacchettò in diretta i concorrenti e la produzione costretta a intervenire con provvedimenti disciplinari.

Il riscatto con il Grande Fratello 17

Ben diversa la valutazione della diciassettesima edizione del reality, che ha visto protagonista Beatrice Luzzi e vincitrice Perla Vatiero. Per Berlusconi si è trattato di un cambio di passo significativo, con una narrazione più pulita, attenta e meno incline al sensazionalismo. “Devo dire che è stato fatto un buon lavoro. Questa edizione ha avuto un giusto cambio di rotta rispetto alla precedente”, ha detto l’AD di Mediaset.

L’ultima edizione (GF 18) non convince

Tuttavia, l’entusiasmo si è spento con la diciottesima edizione del programma, conclusasi lo scorso marzo. Durante la recente presentazione dei palinsesti Mediaset 2025-2026, Pier Silvio Berlusconi ha espresso la sua delusione per i risultati ottenuti sia in termini di ascolti — quasi il 2% in meno rispetto all’edizione precedente — sia per i contenuti. “Questa ultima non è stata un’edizione particolarmente positiva del Grande Fratello. Parlo di contenuti, ma anche di ascolti. Abbiamo allungato, allungato e allungato: è andata così. Ora si cambia”.

Il reality è ancora vivo, ma servono scelte editoriali chiare

Nonostante le critiche, Berlusconi continua a credere nel potenziale del reality come genere televisivo: “Se i reality sono morti? No. Penso che abbiano ancora tanto da dire. Sono uno degli ultimi grandi cambiamenti della televisione, ma bisogna farli bene”.

La strategia futura sarà quella di ritornare alle origini, con un possibile ridimensionamento del format e una maggiore distanza tra un’edizione e l’altra, evitando la saturazione e puntando su una narrazione più equilibrata.