II sostegno a Zeudi Di Palma, protagonista dell’ultima edizione del Grande Fratello, sta decisamente sfuggendo di mano. Decine di fan hanno deciso di organizzarsi per regalarle un’auto di lusso, un’Audi A3 Sportback dal valore di oltre 31mila euro, con tanto di specifica sul colore nero, scelto perché sarebbe il preferito dell’ex Miss Italia.
L’idea, partita da alcuni profili social molto attivi, ha subito trovato appoggio tra i seguaci più accaniti, con appelli a lanciare rapidamente una raccolta fondi tramite GoFundMe, in modo da poter consegnare l’autovettura entro novembre. Ma l’entusiasmo non è condiviso da tutti: molti fan, sia in Italia che in America Latina, dove Zeudi gode di grande popolarità, hanno iniziato a manifestare preoccupazione per le possibili conseguenze di una simile iniziativa.
Un rischio d’immagine e dinamiche pericolose
Secondo alcuni sostenitori, portare avanti questa raccolta fondi potrebbe trasformare il gesto in un’arma a doppio taglio. Se da un lato confermerebbe l’affetto incondizionato verso Zeudi, dall’altro rischierebbe di alimentare un’immagine di eccessiva dipendenza dai fan, compromettendo la sua credibilità e la sua autonomia personale e professionale.
Inoltre, la richiesta di un contributo così consistente da parte di una base di follower spesso molto giovane solleva questioni etiche importanti: normalizzare la pratica di donare beni costosi alle celebrità potrebbe instaurare dinamiche malsane, facendo percepire come normali aspettative che invece dovrebbero restare eccezionali.
Il precedente dei 50mila euro
Non è la prima volta che Zeudi si trova al centro di una raccolta fondi controversa: qualche mese fa, un’iniziativa simile mirava a raccogliere 50mila euro come “risarcimento” per la mancata vittoria al Grande Fratello, accompagnata anche da regole precise su quali regali potessero esserle destinati.
Finora, Zeudi Di Palma non ha rilasciato alcun commento al riguardo. Sarà interessante vedere se deciderà di intervenire per bloccare l’iniziativa, o se invece sceglierà di mantenere il silenzio, come avvenuto in passato.