Massimo Ranieri, settantaquattro anni e non sentirli, è un vero esempio di energia e passione senza tempo. Invece di godersi un’estate di meritato riposo, il cantautore è impegnato in un tour in giro per l’Italia e sta preparando il suo grande show di novembre al Teatro dell’Opera di Roma. Ma non è tutto: tra un concerto e l’altro, Massimo Ranieri sta anche lavorando al suo nuovo album, frequentando spesso uno studio di registrazione nella capitale.

In un’intervista rilasciata a Mattia Marzi per Il Messaggero, l’artista ha spiegato che non è ancora stata fissata una data d’uscita per il progetto discografico: “Presto per dirlo. Sono ancora alle prese con i provini. Ci lavoro da due anni insieme al produttore Gino Vannelli: è un musicista miracoloso”.

Il giornalista ha poi chiesto a Ranieri se vedesse una somiglianza tra il suo carisma e la sua presenza scenica e quella di Stefano De Martino. La risposta è stata netta e senza mezzi termini: “Se Stefano De Martino ricorda me quanto a presenza scenica e poliedricità? Ma che c’entra lui con me? Mica fa il cantante. Comunque è uscito da una grande scuola, quella di Amici di Maria De Filippi”.

Proprio su Amici e sulla sua storica conduttrice Maria De Filippi, Massimo Ranieri ha lasciato tutti sorpresi dichiarandosi disponibile a partecipare come “consulente” del talent show, anche se quest’anno il corpo docente è già al completo. “Se mi piacerebbe mettere a disposizione dei giovani talenti la mia esperienza, ad Amici? Perché no? Ma non mi farei chiamare maestro: ‘consulente’ suona meglio. Cerco ancora il mio, di maestro. Non ci sono mai stati veri contatti con la trasmissione. Ma se Maria chiama, io sono pronto. Siamo amici: parliamone”.

Oltre a parlare di Amici, Ranieri ha colto l’occasione per smentire le voci sulla presunta rivalità con un altro grande collega, Gianni Morandi. In un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato: “Se era una cosa reale o montata da altri? Quasi ci credevamo anche noi. E poi devo dire che ogni volta che ci incontriamo c’è affetto. Se gli ho invidiato qualcosa? La carriera. Ogni brano era un successo. Lui faceva ‘Bum-bum-bum’, io ‘Bum-psst-bum-psst’. Dopo 9 anni mi sono ritirato. A 23. Pensai: ‘Se fallisco come attore, tra dieci ne avrò ancora 33, posso ricominciare.’ Perché mollai? Non volevo legarmi al lancio di una canzone all’anno, esserne schiavo, sentivo il bisogno di cambiare aria, di imparare altro.ì”.