Il 27° compleanno del musicista e produttore JVLI non passerà certo inosservato. Da più di 48 ore, infatti, le foto del tavolo lasciato devastato al ristorante stanno facendo il giro del web, dividendo l’opinione pubblica tra chi condanna il gesto e chi lo legge come un’espressione artistica.

Tra gli invitati, anche l’amico e collega Olly, con cui JVLI ha collaborato per numerose hit come "Balorda Nostalgia", "Per Due Come Noi", e molte altre. Ma più che la musica, questa volta a far rumore è stata la scena post-festeggiamento: una tavolata completamente a soqquadro.

Una tavolata da incubo

Vino rovesciato, caffè sparsi ovunque, spaghetti rimasti nei piatti, mozziconi di sigaretta, pacchetti vuoti, tovaglie distrutte. Il tutto documentato dagli stessi invitati sui social. Una scelta che ha lasciato l’amaro in bocca a molti utenti, e che ha portato diverse figure pubbliche a dire la loro.

Le critiche di Grazia Sambruna

Sulle colonne di MowMag, la giornalista Grazia Sambruna ha condannato senza mezzi termini l’accaduto, sottolineando come Olly non abbia nemmeno chiesto scusa. Ha scritto: “Restituisce quell’impressione di quel viziatello ‘voglio, posso e comando’ che non piace mai a nessuno, non regala una bella immagine dell’artista. Perché sussistono dei casi in cui, non importa quanto ‘famoso’ tu sia, semplicemente ‘non puoi’. Per decoro, per decenza, lo ribadiamo di nuovo: per rispetto”.

La difesa di Selvaggia Lucarelli

Di tutt’altro parere Selvaggia Lucarelli, che su Instagram ha scelto di minimizzare l’episodio, scrivendo: “Ok, sono maleducati. Suppongo che ripagheranno le tovaglie e avranno lasciato una lauta mancia. E se non lo hanno fatto, lo faranno. Andiamo avanti p*rco Giuda, che di cose per indignarci ne abbiamo”.

Provocazione artistica o gesto fuori luogo?

Ma tra chi condanna e chi difende, emerge una possibile terza via: quella del gesto artistico. Sembra infatti che la tavolata devastata non sia altro che una riproduzione fedele della cover del nuovo singolo di JVLI e Olly, intitolato "Depresso Fortunato". Se così fosse, non si tratterebbe di un semplice momento di maleducazione, ma di un’installazione temporanea in piena regola, pensata per colpire, scioccare e... promuovere.

Il ristorante era consapevole?

Il vero nodo della questione sta proprio qui: il ristorante era stato avvertito? Se il locale aveva dato il consenso, il gesto assume contorni molto diversi. Ma se così non fosse, la "performance" perde qualsiasi connotato artistico e torna ad essere semplicemente un atto irrispettoso verso chi lavora.