A cura della Redazione

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia, dalla sua residenza di Gstaad (Svizzera), scrive una lettera indirizzata ai tifosi del Savoia, squadra di Torre Annunziata, per gli auguri del nuovo anno, ma soprattutto per fare un po' di chiarezza in merito alle ultime vicende calcistiche (detenzione di tre squadre di calcio da parte della Casa Holding Reale), che hanno visto coinvolgere la Procura Federale. 

Di seguito il testo della lettera: 

"Cari amici e cari tifosi, congiuntamente agli auguri ed auspici per uno splendido e sereno 2024, cercherò di fare un po’ di ordine e di chiarezza.

È trascorso un anno ed abbiamo fatto tante cose. Abbiamo salvato la mia squadra del cuore, il Savoia, che porta il mio cognome e il mio stemma, abbiamo acquistato due titoli sportivi conservando il calcio a Portici ed Aversa, abbiamo lavorato con impegno, serietà e professionalità senza mai fermarci.

Ad agosto 2023 la Procura Federale ha aperto un indagine ora conclusa ed oggi posso parlare e far comprendere le ragioni del mio silenzio sull’Aversa e sul Portici. Vi è oramai l’ufficialità circa l’impossibilità di detenere tre squadre. Siamo persone serie e portiamo a termine gli impegni e così quest’anno finiremo il campionato per poi dismettere le squadre di Portici ed Aversa. Oggi il nostro progetto principale ed unico si chiama e si chiamerà sempre e solo Savoia. Il nostro augurio è che a Portici ed Aversa si facciano avanti imprenditori seri e che sono nelle condizioni di fare calcio.

La Casa Reale Holding si impegnerà a stare vicino ai futuri acquirenti non escludendo di diventare anche lo sponsor principale. In un giorno come questo sento l’esigenza di porgere i miei più profondi e sentiti ringraziamenti. Ringrazio Tina e Alfonso Santillo che in corsa sono entrati senza esitare un attimo nel grande progetto Casa Reale, investendo tantissimo sia in termini economici che professionali. Marcello Pica, che nonostante gli impegni professionali in qualità di esponente di spicco della importante realtà imprenditoriale ha deciso di investire come socio fondatore e portare a termine un percorso importante.

Un grazie finale ma sentito, vero, profondo e pieno di amicizia va a mio fratello Nazario Matachione che ha dato l’anima, ed è il caso di dirlo, è la mente al progetto. Si è dedicato senza risparmio alla gestione e organizzazione di una macchina grandiosa. Sono certo che quest’anno sarà l’anno della svolta e del cambiamento, è tempo di progresso e successo, il mio augurio è che il 2024 sarà l’anno del riscatto e della rinascita non solo per il territorio campano ma per tutta la mia amata Italia".