A cura della Redazione

Personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari - emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su  richiesta  della Direzione Distrettuale Antimafia - nei  confronti di sette soggetti.

L’ordinanza è stata emessa al termine di approfondite indagini effettuate nel procedimento aperto a seguito di due omicidi avvenuti nel 2013.

Nel corso dell’attività investigativa l’attenzione degli inquirenti si è concentrata in modo particolare su due persone. Gli esiti delle intercettazioni disposte hanno permesso di monitorare, in alcuni casi, la materiale commissione di gravi delitti (sequestro di persona a scopo estorsivo e detenzione di armi da sparo, aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso, per i quali le due persone sono state prima arrestate e poi condannate alla pena di anni 20 di reclusione), per altro verso di ricostruire il ruolo e lo spessore criminale degli stessi indagati e le attività criminali da loro ideate e commesse.

La progressiva estensione delle intercettazioni ha consentito di individuare i soggetti vittima di estorsione e di altri delitti, delineando l’esistenza di un qualificato quadro indiziario in merito a più fatti di reato contestati anche ad altri soggetti, pregiudicati, imprenditori, liberi professionisti e pubblici ufficiali, tra luglio 2013 e marzo 2015.

Le indagini effettuate hanno poi fornito gli elementi per accertare e individuare le dinamiche adottate da un nuovo gruppo criminale costituito di recente nel territorio baianese, capace di controllare i paesi di Avella, Baiano e Comuni limitrofi e di condizionare l’operato della Pubblica Amministrazione nei suddetti Comuni allo scopo di ottenere l’aggiudicazione di appalti pubblici e imporre il monopolio della fornitura del calcestruzzo coartando le ditte fornitrici e le imprese edili, nonché di accertare la commissione di diversi reati (corruzione, turbativa d'asta, estorsioni, usura, detenzione illegale di armi, tutti aggravati dall'utilizzo del metodo mafioso) da parte degli indagati.

Questo nuovo sodalizio armato è stato battezzato dai suoi fondatori con il nome  “Nuovo Ordine di Zona”, dedito  alla  commissione  di  una pluralità di reati contro la persona e contro il patrimonio al fine di acquisire il controllo delle attività economiche nello specifico settore delle imprese edili sia negli appalti privati che pubblici.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook