A cura della Redazione

All’atto dell’irruzione degli agenti della sezione Volanti dell’U.P.G. della Questira di Napoli, all’interno ai locali di un istituto di credito in via Felice Cavallotti a Napoli, nel cuore del quartiere Arenaccia, tre componenti della “banda del buco” sono riusciti a fuggire attraverso la rete fognaria.

I poliziotti, infatti, su comunicazione della sala operativa, a seguito di segnalazione di persone all’interno della banca, sono tempestivamente giunti sul posto.

L’allarme, scattato dalla Centrale di Sicurezza di Roma dell’istituto privato preposto alla vigilanza, ritraeva chiaramente tre individui, indossanti tute bianche, che si aggiravano nei locali della banca.

L’istituto di vigilanza, attraverso il numero di emergenza 113, ha subito allertato la Polizia di Stato che, in pochi minuti, è giunta sul posto.

L’arrivo dei poliziotti, però, ha messo in fuga i malviventi attraverso la rete fognaria.

Gli agenti hanno accertato che, all’interno dei locali adibiti ad ufficio per la gestione della clientela, era stato praticato un foro nella parete mentre, nella stanza attigua adibita a deposito, era stato praticato un ulteriore foro nel pavimento, dal quale si scorgeva chiaramente una scala che conduceva in una cabina dell’ENEL.

I poliziotti si sono calati all’interno della cabina, rinvenendo e sequestrando vari borsoni contenenti attrezzi atti allo scasso.

Da una ispezione, inoltre, veniva individuato un cunicolo, ricavato in una parete posta all’altezza della strada, dal quale in origine passavano i cavi elettrici.

Quel passaggio per i cavi, infatti, era stato ampliato al fine di dare accesso alla rete fognaria.

A poca distanza della cabina, attraverso tale passaggio, si accedeva ad un tombino che dava sulla strada, che era stato bloccato dall’interno con un artefatto metallico.

Sul posto giungeva anche personale della Squadra fognaria del Comune.

Nel corso dell’intervento, gli agenti hanno accertato che lo sportello automatico  ATM, custodito all’interno dell’istituto di credito, verosimilmente, era stato danneggiato da una fiamma ossidrica.

Nei pressi, venivano rinvenuti e sequestrati un kit completo di fiamma ossidrica ed un palo in ferro.

Sequestrati ben sette borsoni contenenti, due radio ricetrasmittenti, guanti, cappelli in lana, scalpelli, pali in ferro, punte di trapano, martelli e numerosi altri arnesi, oltre a due flex ed un kit di fiamma ossidrica

I locali venivano affidati alle guardie giurate preposte alla vigilanza.    

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