A cura della Redazione

Una 76enne di Napoli, disabile, si era recata il 16 maggio scorso alle Poste per ritirare la sua pensione di invalidità. Si era fatta accompagnare dalla donna che la accudisce, aveva atteso in fila e aveva finalmente ritirato 3.000 euro in contante e un assegno di quasi 2.000 euro.

Prelevato quanto le spettava, era uscita per fare ritorno a casa, ma non era andato tutto per il meglio.

Era stata presa di mira da quattro balordi.

Uno di loro, il “filatore”, l’aveva individuata e faceva da “palo”. Stazionava a pochi metri dall’Ufficio Postale con il volto parzialmente coperto da un casco e nel frattempo si occupava di coprire la targa dello scooter con un adesivo.

All’uscita della vittima dall’ufficio postale aveva fatto cenno ai suoi due complici, che erano sopraggiunti a piedi. Diretti verso la malcapitata, l’avevano spaventata, minacciata e rapinata dei quasi 5.000 euro che aveva con sé. poi erano saltati sugli scooter delle due staffette, di cui una era arrivata nel frattempo, e avevano disperso le loro tracce.

Dopo i primi attimi di terrore la vittima aveva sporto denuncia e i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli avevano avviato le indagini: sopralluogo, dichiarazioni, descrizione da parte della vittima, telecamere.

Le ricerche avevano portato, il 23 giugno, al fermo per rapina in concorso di uno dei due aggressori: il 52enne Gennaro Ciannella, di Napoli, già noto alle forze dell'ordine. Il fermo era stato convalidato e il giudice aveva disposto la sua permanenza nel carcere di Poggioreale.

I militari hanno poi dato un nome e cognome anche al “filatore” e all’altro soggetto che aveva minacciato e rapinato l’anziana disabile: entrambi di Napoli e già noti alle forze dell'ordine, sono rispettivamente Alfonso Verdicchio, 60enne, e Ciro Esposito, 64enne.

I Carabinieri li hanno tratti in arresto per rapina in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli.

Dopo le formalità, Verdicchio è stato posto ai domiciliari, mentre Esposito è rimasto nel carcere di Poggioreale dove era già detenuto per rapina.

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