A cura della Redazione

Task-force contro i reati ambientali e pergarantire la sicurezza sul lavoro nel Comune di Giugliano in Campania. Polizia Municipale ed Esercito - nell'ambito delle attività coordinate dal Commissario alla Terra dei Fuochi, Gerlando Iorio - sono intervenuti in località Varcaturo, dove hanno fatto irruzione in un opificio di oltre 250 mq. 

All’interno di quella che si è scoperto essere una fabbrica clandestina di lavorazione di pelli, calzature e cinture, sono stati rinvenuti e sequestrati scarti di pellame e solventi altamente inquinanti e tossici, quelli che frequentemente la ditta dei rifiuti che opera in città trovava abbandonati e talvolta incendiati nelle vicine campagne. All’interno della fabbrica clandestina c'erano sei operai, tutti "a nero", impiegati senza il rispetto di alcuna norma sulla sicurezza, maneggiando prodotti altamente tossici senza alcuna precauzione.

A portare gli agenti a scoprire la fabbrica, proprio il rinvenimento in zona di numerosi scarti di pellame. Il bilancio dell’operazione è di diversi sequestri e multe per oltre 43mila euro.

Per il titolare della ditta "fantasma" è scattata la denuncia penale per smaltimento illecito di rifiuti, lavoro sommerso e normativa sulla sicurezza sul lavoro. Sequestrati anche i locali dove avveniva la lavorazione.

«Questa volta siamo arrivati in tempo, abbiamo sequestrato tutto prima che lo smaltissero nelle campagne e gli dessero fuoco - ha detto il sindaco di Giugliano, Antonio Poziello -. È la terza operazione congiunta in breve tempo contro i reati ambientali. La collaborazione tra Esercito e Polizia Municipale sta dando i suoi frutti. Gli ‘action day’, le operazioni di contrasto allo smaltimento dei rifiuti, voluti dal Commissario Iorio stanno cominciando a dare i loro frutti. I controlli ambientali - prosegue ancora il primo cittadino - andranno avanti ed utilizzeranno anche sistemi di controllo remoto, telecamere nascoste ed altri strumenti per individuare i soggetti che smaltiscono i rifiuti ed appiccano gli incendi nelle campagne».

«Quella contro i roghi tossici è una battaglia che combattiamo con tutte le armi a disposizione - commenta l’assessore alla Legalità, Adolfo Grauso -. C’è un’attività che per la prima volta non insegue i farabutti che sversano i rifiuti o li incendiano, ma prova a beccarli prima che lo facciano, colpendo le filiere sospette, concentrando i controlli su quelle attività che più frequentemente smaltiscono illegalmente i propri scarti di lavorazione e sono la vera causa dei roghi tossici».

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