A cura della Redazione

Il progressivo e lento abbassamento (in gergo scientifico si parla di subsidenza) del Monte Epomeo potrebbe aver determinato l'ultimo terremoto verificatosi sull'isola di Ischia, quello di magnitudo 4.0 del 21 agosto scorso, nonché anche i precedenti.

E' quanto emerge da uno studio effettuato dall'Osservatorio Vesuviano-INGV e dal Centro Nazionale Ricerche (CNR), condotto insieme all'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (Irea di Napoli) e all’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Imaa di Potenza) in collabortazione con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, con sede a Roma.

«La causa principale potrebbe essere il carico esercitato dalle rocce che formano il blocco del Monte Epomeo su altre, meno rigide e dal comportamento duttile, che si trovano a circa 2 km di profondità», si legge in una nota dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.  

A seguito del terremoto dell'agosto scorso, è stato rilevato un abbassamento del suolo di circa 4 cm, in un'area a ridosso di Casamicciola Terme.

«Il terremoto del 21 agosto è stato il primo evento sismico con effetti distruttivi a Ischia, registrato da reti strumentali moderne - prosegue il team di ricercatori -. L’isola d’Ischia è un campo vulcanico. Il Monte Epomeo, principale rilievo dell’isola, si è formato a causa del sollevamento di rocce depositate sul fondo di una caldera nella parte centrale dell’isola, grazie alla spinta esercitata da una intrusione magmatica. Negli ultimi diecimila anni, l’isola è stata sede di numerose eruzioni; l'ultima risale al 1302. Oggi è caratterizzata da un’attività fumarolica e idrotermale e da una sismicità sporadica. Prima del 2017 - conclude il comunicato sullo studio -, l'ultimo terremoto con effetti catastrofici nell’isola è stato il sisma del 1883, che causò oltre 2.300 morti e la distruzione dell’80% del patrimonio edilizio nell'abitato di Casamicciola. Tra le vittime, anche i genitori e la sorella del grande filosofo e intellettuale Benedetto Croce che, allora diciassettenne, fu estratto miracolosamente vivo dalle macerie».

(foto dal sito INGV)

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