A cura della Redazione

Un altro episodio di violenza ai danni di un cane randagio. E’ accaduto stanotte nel quartiere Provolera. Secondo quanto denunciato da un’associazione animalista, un pitbull avrebbe assalito un cane randagio riducendolo a brandelli. “Si sentivano i lamenti strazianti di quella povera bestia – afferma un residente che vuole mantenere l’anonimato – ma nessuno è intervenuto. Non è la prima volta che ciò accade. Di notte i padroni di pitbull lasciano liberi di scorazzare i loro animali per farli allenare ad uccidere. Una scena raccapricciante, che si ripete puntualmente quasi tutte le notti”.

L’episodio è stato portato alla luce da un gruppo di volontari che operano sotto il nome di “animalisti guerrieri”. Uomini e donne che danno l’anima per risolvere piccoli problemi quotidiani legali al randagismo di cani e gatti. “Ma il problema è troppo grande – ci dice Gianna – e meriterebbe ben altre attenzioni da parte delle Istituzioni. Noi ci battiamo tutti i giorni per la sterilizzazione di questi animali, ma gli interventi costano e con le nostre modeste risorse, raccolte con i contributi dei volontari, possiamo fare ben poco”.

Non è la prima volta che pitbull addestrati ad uccidere assalgono cani randagi. E’ accaduto il mese scorso sul molo di ponente del porto di Torre Annunziata, quando uno di questi uccise Afro, un cane meticcio che alcuni giorni prima era stato salvato dalle acque del porto oplontino, gettato lì da balordi dopo avere avuto una buona dose di bastonate (leggi qui). E grazie alla denuncia di un altro volontariato che un pitbull, questa volta vittima non carnefice, fu liberato dalle catene in un rudere dove era tenuto a digiuno da giorni (leggi qui).

E gli episodi non finiscono qui. Sabato un pitbull femmina (foto) vagava per le strade del quartiere murattiano, non si sa se abbandonato oppure scappata da casa. Era assetata e a stento si reggeva in piedi. Solo grazie all’intervento di una volontaria del gruppo “animalisti guerrieri” veniva prima rianimata e poi allertato, attraverso la polizia municipale, il servizio veterinario di Ottaviano.

A questi si aggiungono gli episodi di abbandono degli animali, che soprattutto in estate assumono proporzioni inimmaginabili. Un dato: in Italia ogni anno vengono abbandonati 50 mila cani 80 mila gatti che vanno a incrementare il numero di randagi, pari a circa 900.000. 

Eppure abbandonare un animale è un reato punito per legge con multe che vanno dai 1.000 ai 10.000 euro e con l’arresto fino ad un anno. Ma questo non basta a frenare questo increscioso fenomeno.

Ci sono molti modi per arginare il fenomeno dell’abbandono: se si avvista un cane o un gatto abbandonato in Autostrada  bisogna chiamare il 112, chiedendo della Polizia stradale.

Se si avvista un cane o un gatto abbandonato in città bisogna chiamare la Polizia Municipale.

(Nella foto, il pitbull femmina abbandonata o scappata ricoverata presso il centro di veterinaria di Ottaviano, prima di essere poi chiusa nel canile)