A cura della Redazione

Riaprono al pubblico dal 3 maggio i siti archeologici di Villa Regina a Boscoreale, Villa di Poppea a Oplontis, Villa Arianna e Villa San Marco a Stabiae, il Museo Archeologico Libero D’Orsi presso la Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia e il Castello di Lettere.

Le splendide ville archeologiche vesuviane consentono una conoscenza ampia della vita quotidiana, dell’organizzazione sociale e delle attività produttive in epoca romana. Dalla maestosa villa di Poppea a Torre Annunziata, attribuita alla seconda moglie di Nerone, alla poco distante villa Regina di Boscoreale che costituisce un esempio ben conservato di fattoria rustica adibita alla produzione del vino, con i numerosi dolia interrati, usati per la conservazione del vino. Mentre sulla collina di Varano a Castellammare predominano le grandi Ville di Stabia, esempi di dimore aristocratiche con affaccio panoramico sul golfo e i cui pregiati affreschi e suppellettili assieme a tanti altri provenienti da tutto il territorio dell’antica Stabiae sono esposti e conservati al Museo archeologico Libero D’Orsi, presso la Reggia di Quisisana.

Riapre al pubblico anche il Castello di Lettere nel Comune omonimo, con il suo percorso museale che racconta attraverso l’esposizione di vasellame e armi, la vita nel castello in età medievale.

Pompei introduce, dal 3 maggio, la novità di una tariffa ridotta a 10 euro per l’accesso pomeridiano a partire dalle ore 15,30. L’ ingresso pomeridiano consentirà un’ampia visita del sito, con riduzione d’accesso in alcune domus a partire dalle ore 16,00. L’elenco degli edifici visitabili è consultabile sul sito www.pompeiisites.org.

Si conferma il giorno di chiusura del lunedì fino al 6 giugno, e l’apertura tutti i giorni a partire dal 7 giugno per tutto il periodo estivo, fino a nuova comunicazione